Preso un ‘topo d’auto’ che colpiva in città

Beccato un «topo d’auto» che colpiva nella città di Como.

Dall’inizio dell’anno, registrati diversi episodi di furti avvenuti sulle auto in sosta in città, verificatisi prevalentemente nelle zone di Villa Olmo o nei parcheggi della zona dello stadio.

La Polizia di Stato, nella notte appena trascorsa, ha arrestato un 24enne originario della Bosnia, irregolare e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, responsabile di furto aggravato su auto in sosta.

Molte anche le segnalazioni giunte alla Polizia di Stato, alcune frutto dello scambio delle informazioni tra le varie Questure.

Infatti, sulla base di un’ultima, che segnalava ieri sera a Como la presenza di un Van Mercedes grigio, i cui occupanti sarebbero stati dediti a perpetrare furti sulle auto in sosta.

La volante, nella notte, ha notato proprio in zona Villa Olmo il mezzo segnalato, arrestando in flagranza il 24enne bosniaco che aveva infranto i finestrini di due autovetture e di un furgone, rubando un monopattino.

In Questura i poliziotti hanno ricostruito l’intera vicenda, raccogliendo le denunce dei proprietari dei mezzi e restituendo il monopattino al legittimo proprietario.

Avvertito dagli agenti, il P.M. di turno ha disposto l’arresto del 24enne per il furto consumato e la denuncia a piede libero per i tentati furti, disponendo inoltre il processo per direttissima.

Incastrati dal video di un furto d’auto: 4 arresti

Quattro uomini di età compresa tra i 22 e i 25 anni, tutti di Bitonto (Bari), arrestati dagli agenti della squadra mobile con le accuse, contestate a vario titolo, di furto e riciclaggio di auto.

Sarebbero i responsabili di una dozzina di furti avvenuta tra aprile e maggio dell’anno scorso.

Le indagini sono iniziate dopo la pubblcazione sui social di un video che immortalava il furto di una Mercedes parcheggiata sul lungomare di Santo Spirito, a Bari.

Nei frame, il bolide con il finestrino del lato guidatore frantumato, veniva spinto da una Golf nera risultata poi rubata.

Alla guida del Suv, c’era uno dei presunti autori del furto che assieme al complice ha percorso qualche chilometro per poi abbandonare il mezzo a Giovinazzo, nel Barese.

Dopo la pubblicazione del filmato, i poliziotti hanno iniziato a monitorare l’area a nord del capoluogo dove i furti di auto erano diventati troppi e così sono arrivati al gruppetto.

Gli indagati, tre dei quali hanno precedenti, pedinati con gps e sistemi di videosorveglianza.

E’ emerso che potevano contare non solo su un collaudato metodo per portare via le auto ma anche su basi logistiche in cui erano sistemate le auto impiegate poi per i furti oltre a diversi jammer, gli inibitori di frequenze, e arnesi utili allo scasso.

Gli investigatori hanno accertato che i mezzi rubati smembrati nelle campagne di Bitonto in pochi minuti.

Alcuni pezzi finivano sul mercato nero, altri invece consegnati a presunti complici di Cerignola, nel Foggiano, ancora da identificare.

Nel corso delle indagini, sequestrata un’Audi RS3, rubata e con numero di telaio contraffatto, che ha le stesse caratteristiche di un’auto che più volte era sfuggita alle forze di polizia con cui aveva ingaggiato spericolati inseguimenti.

Dei 4 indagati, tre sono agli arresti domiciliari mentre un quarto raggiunto dall’obbligo di dimora.

Redazione

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