Omicidio fratelli Marrandino, lacrime e commozione ai funerali

Si sono svolti a Cesa i funerali di Claudio e Marco Marrandino, fratelli di 28 e 39 anni, i due fratelli uccisi lo scorso 15 giugno con diversi colpi di pistola mentre erano in auto sull’Asse Mediano.

Le due bare, una bianca e l’altra marrone, accompagnate verso la chiesa da uno scrosciante applauso lungo un minuto e dalle lacrime della comunità di Cesa, che per l’ultimo addio ai fratelli si è riunita riempiendo anche il piazzale esterno.

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Enorme la commozione dei presenti che si sono lasciati andare in un lunghissimo applauso all’uscita delle bare dalla chiesa che hanno accompagnato Marco e Claudio nel loro ultimo viaggio con un lancio di palloncini bianchi fatti volare in cielo al termine della messa.

Una tragedia che ha scosso non l’intera comunità di Cesa ma anche quelle di Casaluce (Rosa, la moglie di Marco è orginaria di Casaluce) e di Carinaro (Federica, la compagna di Claudio è di Carinaro) che si sono strette ai familiari.

LE INDAGINI

Il gip del tribunale di Napoli Nord – Aversa, nei giorni scorsi, ha convalidato il fermo eseguito dai Carabinieri su disposizione della locale Procura.

Durante l’interrogatorio, l’operaio ha confessato di aver premuto il grilletto in seguito ad una lite per questioni di viabilità.

Una versione che ancora oggi non convince gli inquirenti. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i cellulari, sia delle vittime sia dell’assassino, da cui potrebbero emergere ulteriori scenari.

Dopo quasi una settimana dal duplice delitto, è ancora luci ed ombre sul movente.

LA RICOSTRUZIONE DELL’OMICIDIO

I fratelli Marrandino viaggiavano a bordo di una Bmw di colore bianco quando sono stati affiancati da Mangicapre, a bordo di un’altra auto.

Le telecamere di sorveglianza immortalano le auto ferme. Mangiacapre scende e spara prima a Claudio, lato passeggero. Marco esce dalla vettura e prova a scappare a piedi, venendo ucciso con alcuni colpi alle spalle.

Una scena che è stata vista dai Carabinieri che si trovavano lì in zona. Poi l’inseguimento per arrestare Mangiacapre, quest’ultimo ha esploso diversi colpi di pistola anche alla gazzella dell’Arma.

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Redazione

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