ACERRA: SIGILLI AL SUPERMERCATO INCENDIATO, NON SI ESCLUDE LA NATURA DOLOSA
ACERRA. Scattano i sigilli al supermarket “Azzurro”, dove ieri mattina è scoppiato un incendio per cause ancora da accertare. I vigili del fuoco, tuttavia, non escludono la natura dolosa.
Il materiale di risulta sgomberato dal deposito sottostante l’esercizio commerciale in via Vittorio Veneto, sarà analizzato per accertare l’eventuale presenza di combustibile. I vigili del fuoco sono stati impegnati fino alle 11 di sera circa. I lavori sono poi ripresi questa mattina. Le indagini, affidate al dirigente d’ufficio del Postato di Acerra Vincenzo Gioia, e al sostituto commissario Alessandro Gallo, vanno avanti a 360 gradi. Ieri notte, nella palazzina sovrastante, abitata dalla famiglia dei titolari del supermarket, gli Affinito, hanno dormito solo 4 persone. “Abbiamo portato via i bambini – racconta Giovanna Crimaldi, moglie del proprietario -, siamo andati a dormire da alcuni parenti in città”. Visibilmente stanca e provata, stamane, la donna è tornata al suo locale, sbarrato dai sigilli. “Il nostro stato d’animo? Come vuole che sia – risponde in lacrime -. Grazie al supermarket vivono 3 famiglie, senza siamo finiti. Le indagini sono ancora in corso. Hanno messo i sigilli e chissà quando li toglieranno”. Ieri sera, in via Vittorio Veneto sono giunti anche i tecnici dell’Enel per riallacciare la luce. Stando ai primi accertamenti, l’incendio è scoppiato intorno alle 10,30. A quell’ora nel supermarket, stando alla testimonianza della signora Giovanna, i clienti erano pochi, ma c’erano le persone che ci lavorano. “A rimanere intossicati, sono state le persone accorse a vedere cosa fosse successo, i curiosi”, sostiene la donna. Le fiamme sono state domate nel primo pomeriggio, ma per via del fumo, l’accesso al magazzino è avvenuto solo in serata. Nel deposito è stato trovato un forno, risultato abusivo. La signora Giovanna dice che, “sapevano del forno. Noi lo accendevamo solo una volta al mese, per preparare qualcosa ai bambini”. Da quanto emerso, anni fa, la famiglia era stata multata. Rimasto fermo per diversi anni, probabilmente quel forno era stato riattivato. Al momento della combustione, nel magazzino, non c’era nessuno. Solo i prodotti destinati alla vendita. Anche per questo, gli 007 locali non escludono che l’incendio sia frutto di un momento di distrazione. “Ho letto molte bugie sui giornali e su internet”, conclude poi. A far scattare l’allarme, giovedì mattina, è stata la stessa famiglia Affinito. Tre gli appartamenti evacuati, come i componenti della famiglia, tratti in salvo grazie anche all’aiuto di alcuni vicini di casa. Tra cui la figlia degli Affinito, una bambina di 8 anni che al momento dello scoppio dell’incendio, dormiva. Accortasi poi della combustione è uscita fuori dal balcone per trovare rifugio. E una 46enne diversamente abile, accompagnata per precauzione alla clinica dei Fiori. Una terza donna è stata convinta a lasciare la propria abitazione. I primi ad intervenire, i volontari della protezione civile. Oltre ai vigili del fuoco di Afragola, Napoli e Nola, anche carabinieri, polizia e gli agenti della Municipale.
Annalisa Aiardo