Via al bando per il restauro di due domus a Pompei.
È la volta delle domus della Venere in conchiglia e della domus di D. Octavius Quartius.
di Grazia della Volpe.
Il Grande progetto Pompei che ha il compito di riqualificare Pompei entro il 2015, ha promosso due bandi di gara per gli interventi di restauro per due domus pompeiane. La procedura è consultabile dalla piattaforma telematica organizzata dal MIBAC (http://sbanap.campaniabeniculturali.it e http://www.pompeiisites.org). I lavori di restauro riguarderanno pavimenti e pitture parietali. Entrambe le domus sono collocate nella zona sud- orientale della città antica. La domus della Venere in conchiglia è così chiamata per l’affresco del peristilio, dove su un unico registro scandito, da finte cornici dipinte, in tre pannelli è raffigurata la Venere distesa in conchiglia trainata da amorini verso Pompei di cui la dea è protettrice: la domus è stata restaurata l’ultima volta nel 1953, perchè fortemente danneggiata dai bombardamenti del 1943. La domus di D. Octavius Quartius è un’abitazione che rispecchia l’idea della villa fuori città. Scenografico, quasi teatrale, il ricco giardino, scandito da due vasche disposte a “T” dove quella superiore è porticata abbellita da statue, comprendente al centro un sacello e anche una zona a guisa di grotta affrescata. L’abitazione presenta la tipica impostazione con atrium sul quale si aprono gli altri ambienti, la cubicula (la cucina) e il triclinium (la sala da pranzo o comunemente la sala di intrattenimento degli ospiti) tipico delle domus patrizie.