Andrea Camilleri "La forma dell'acqua" per la Settimana di carta.
«”Che fai?” gli domandai. E lui, a sua volta, mi fece una domanda. “Qual è la forma dell’acqua?”. “Ma l’acqua non ha forma!” dissi ridendo: “Piglia la forma che le viene data”».
di Giovanni della Volpe
Ne la forma dell’ acqua Andrea Camilleri affronta un motivo tipico della visione pirandelliana: il conflitto tra realtà e apparenza , tra ciò che è e ciò che appare .L’ ingegner Luparello, esponente politico di spicco della realtà siciliana, viene trovato morto in un’ auto presso la “ Mannara “ quartiere malfamato dell’ immaginaria cittadina di Vigata , zona frequentata da spacciatori e da prostitute e all’ apparenza sembra essere morto dopo aver avuto un rapporto sessuale a pagamento ma tale ipotesi non convince il commissario Montalbano . Il poliziotto vigatese allora decide di allontanarsi dai sicuri lidi di quelle che appaino certezze e comincia a perlustrare le sabbie mobili del dubbio e le paludi dell’ ipotesi. Montalbano indaga con passione ed entra in un’ intricata vicenda di giochi tra fazioni per la conquista del potere , dove tutto viene pianificato con diabolica e gelida lucidità , un ‘ immersione totale ed asfissiante verso i fondali più oscuri e meschini dell’ animo umano .