LA NAZIONALE GIOCHI CON IL LUTTO AL BRACCIO!
Egregio signor Presidente,
mi chiamo Irene De Crescenzo e sono una cittadina della oggi tristemente rinomata “terra dei fuochi ”.
Ci tengo a precisarLe che sono solo una portavoce di anime e di dolore in questomomento. Tre giorni fa sul social network facebook ho creato un evento daltitolo “San Paolo in lutto” invitando i tifosi, che alla partita del 15 ottobre si recheranno allo stadio, ad indossare magliette nere in segno di lutto per lenumerosi morti che si stanno susseguendo da anni nel nostro territorio.
In meno di tre giorni molte sono state le adesioni della gente comune, numerosisono stati gli aiuti ricevuti per la promozione dell’iniziativa, (anche daparte di giornali online), tanto da fare, dello stesso evento, una cassa dirisonanza importante.
Perchého/abbiamo scelto proprio il calcio e perché proprio l’Italia? Semplice. Il calcio è l’unico sport che riesce, ad oggi, a legare le persone, ad unirle, come la popolazione di questo territorio martoriato si è unita nelle numerose marce e nelle tante manifestazioni che da anni si svolgono sul territorio.
Noi quindi il 15 saremo lì, al San Paolo di Napoli, siamo Italiani e tifosi dellanostra Nazionale, ma, per dimostrare il nostro lutto, indosseremo le maglie nere osservando il silenzio, lo stesso silenzio che le istituzioni ci hanno riservato per anni.
Sono un giovane avvocato ignara del futuro riservatole e ormai priva di ogni certezza, anche la più basilare, come il diritto alla salute, alla vita! E con me, i miei amici, la mia generazione gravata dalla pesante eredità di morte, malattia e disperazione! Ma la stessa disperazione ora ci spinge a muoverci, ad agire, in ogni modo, con ogni mezzo, nel rispetto sempre della legalità.
Da qui la mia richiesta, una richiesta alla quale le istituzioni, purtroppo attaccate da un cancro molto aggressivo e pervasivo non hanno voluto né saputo rispondere, a ché Lei possa intervenire spendendo poche ma efficaci parole a favore del nostro paese e per appoggiare ed evidenziare la nostra iniziativa, (Le ripeto io sono solo stata un “mezzo”) facendo indossare il lutto al braccio degli azzurri che rappresentano anche noi – verranno al San Paolo, a Napoli – e l’Italia ha il dovere di sapere (anche chi non vuole credere) che noi siamo un paese in lutto.
Il lutto al braccio sarà in memoria dei già numerosi bambini che hanno rimesso prematuramente la loro vita, delle madri, dei padri, dei numerosi amici che negli ultimi anni sono scomparsi lasciando le famiglie in un dolore che non potrà mai essere colmato; in onore alle “mamme vulcaniche” che hanno visto i loro figli non solo morire o nascere malformati ma, addirittura, non nascere poiché ci sono tante donne che non riescono a portare avanti il concepimento. Le sembra un caso? A noi no.
Ci hanno privato dell’aria, dell’acqua, del cibo ma non vogliamo che ci tolgano anche la speranza. Noi vogliamo vivere! La nostra Campania ormai infelix non vuole rassegnarsi, noi non possiamo rassegnarci, lo dobbiamo alle generazioni future perché io, noi, già siamo stati condannati senza appello e senza speranza.
Lei può fare molto: evitare che reportage televisivi o giornalistici sull’ennesima morte per cancro o su nuovi sotterramenti di rifiuti o sul milionesimo rogo tossico nella terra dei fuochi, dopo aver suscitato temporaneamente commozione, partecipazione e pianto, cadano nel dimenticatoio facendo si che si torni alla vita normale.
C’è bisogno che il popolo italiano, tutto, comprenda il nostro dramma ma, soprattutto, che esso tocchi l’Italia intera e non solo l’inferno della provincia di Napoli-Caserta o, al più, della regione Campania. Ripeto, è un problema che abbraccia la totalità di una nazione.
Non ci abbandonate, siate dalla nostra parte. Solo se la popolazione diventa consapevole e resta unita per risolvere, democraticamente, le emergenze, potrà esserci una rinascita. Anche un piccolo grande gesto come questo può aiutare il risveglio delle coscienze.
Confidando in una positiva risposta Le porgo, a nome ditutti, distinti saluti.
Irene De Crescenzo
Coalizione #STOP BIOCIDIO
La FeniceVulcanica-Coordinamento Comitati Fuochi
CittadiniCampani per un piano alternativo rifiuti
Rete Commons-LaboratorioInsurgencia-USB Campania
CoordinamentoGiornalisti precari