L'editoriale: Adinolfi, una questione di metodo ma la sostanza?
di Giovanni della Volpe
Alcune riflessioni sulle dichiarazioni di Mario Adinolfi.
Le dichiarazioni di Mario Adinolfi sono sicuramente criticabili nella forma e nel modo ma nella sostanza non sono del tutto errate . Per anni la società campana e le sue classi dirigenti sono state silenti , indifferenti , accondiscendenti , colluse e complici rispetto alla drammatica questione dello sversamento dei rifiuti tossici , per decenni avidi agricoltori lautamente pagati hanno lasciato intombare ogni tipo di veleno nelle proprie terre, su cui hanno coltivato e magari costruito abusivamente nell’ assordante silenzio generale. Quella di Mario Adinolfi rappresenta una barbara generalizzazione che non tiene conto di chi si è strenuamente battuto contro il cancro dell’ ecomafie. Ma quanti specchiati e disinteressati attivisti sono stati fin ora , prima che si scatenasse una mobilitazione così vasta , oggetto nel migliore dei casi di indifferenza , di disinteresse, oppure nel peggiore dei casi di offese , di insulti , di maldicenze , di infamie? Dunque un popolo con la schiena dritta invece di piangere per i torti subiti dovrebbe osservare con coraggio e sguardo limpido le tare, i vizi della propria storia, della propria coscienza civile, in modo spietato dovrebbe analizzare e rilevare le sue responsabilità storiche altrimenti verrà sconfitto dalla storia e non avrà né presente e né futuro.