QUELLA MAGLIA NERA…..
Quando lo stato proibisce il popolo deve reagire, ognuno deve fare il proprio dovere. Al San Paolo la FIGC nega al popolo di esibire gli striscioni davanti alle telecamere e un Giornalista semi sconosciuto porta la protesta fin sotto il naso nei Vip.
Lo stato Italiano non vuole che si parli della Terra dei Fuochi.
Lo stato Italiano, per il tramite della Federazione Italiana Giuoco Calcio, fa in modo che gli striscioni del San Paolo siano rimossi con la forza dagli Stewart. Il disagio dei cittadini Campani non deve trapelare. Il mondo non deve sapere che qui si muore perché lo stato ha permesso lo sversamento illegale di rifiuti tossici di ogni tipo.
Non si possono esporre striscioni, non si possono intonare cori….. questo per il pubblico! Ma la FIGC me ha per tutti, nessuno escluso, anche e soprattutto per i giornalisti.
Succede dunque che in sala stampa, sabato, immediatamente prima dell’allenamento, un signore grassottello seduto in prima fila chiede di poter fare una domanda. La Pr della Nazionale ignora chi esso sia – siamo in diretta Rai – “collega si presenti” – “sono Stefano Montone de la Rampa di Napoli, ben venuto a Napoli Mr. Prandelli – domani allo stadio ci saranno tante maglie nere con una scritta VOGLIAMO VIVERE , sono gli abitanti della terra dei fuochi….. lei cosa ne pensa del problema della Terra Dei Fuochi” ….. Mr. Prandelli si tocca il viso, si tocca la gola…. Alla domanda risponde semplicemente con una sillaba “e……” – La Pr della Nazionale di toglie letteralmente la parola e recita la cantilena ufficiale delle regole e regolette – sempre in diretta Rai.
ecco il video https://www.facebook.com/photo.php?v=10202174062903668&l=5860622988212161356
La Pr della Nazionale si torce le mani, si infastidisce, comincia ad arronzare tutti. Vanno via, nella sala gremita qualche vocio dei colleghi; c’è chi si chiede ci è questa “Rampa”, una “piccola” testata dice qualcuno; altri si chiedono chi è questo Montone, un giornalista attivista dice qualche altro, Boh! Esclama qualche altro ancora.
Qualche minuto dopo sul campo di gioco, Lorenzo Insigne posa per una miriade di foto con curiosi e tifosi.
Il giornalista grassottello gli si avvicina e gli chiede “Lorezo, Lorenzo, tu sei di Fratta… un tuo commento sulla terra dei fuochi” …. “non posso, non posso parlare” risponde Insigne .. improvvisamente sbucano dal nulla due energumeni che fanno allontanare il giornalista in un’altra zona del campo.
Arriva il giorno della partita.
In tribuna Vip un’accoglienza a cinque stelle, hostess, buffett, champagne , un esercito tra camerieri e addetti ai lavori, una marea di soldi …….. sempre quel giornalista passa e guarda da fuori i “vip” che si destreggiano elegantemente e si chiede chissà se tra quei signori c’è qualcuno che ha a che fare con i rifiuti tossici interrati nelle nostre terre; si chiede se tra gli sponsor affissi sopra i cartelli ce ne possa essere qualcuno che quei rifiuti li abbia prodotti.
E mentre dentro scorre lo champagne, fuori un gruppo di ragazzi si veste di nero e tenta di coinvolgere il pubblico nella loro protesta.
Gli regalano una maglietta….. una maglietta nera….. gli chiedono di indossarla quando sarà a contatto con i calciatori, lo staff della FIGC….. il Giornalista promette che lo farà.
Lui, sempre il giornalista grassottello, mette la maglia in borsa…. In bagno la indossa clandestinamente e la nasconde sotto la camicia… proprio come fanno i “terroristi” quando si fanno esplodere.
mentre gli Stewart vergognosamente rimuovono gli striscioni, lui, il giornalista, come se nulla fosse, in piena tribuna stampa si toglie la camicia e si mostra silenziosamente con la maglia nera con la scritta Vogliamo Vivere. …… il solito vocio di commenti vari … “si! È ancora quello della domanda di ieri, ma chi è?”. Il Giornalista si aspetta che si avvicini qualche Stewart per fargli togliere la maglietta ma ciò non avviene … siamo sotto gli occhi delle telecamere, una questione del genere aiuterebbe “loro” a divulgare il messaggio.
Ma il top avviene quando quella maglietta arriva fino alla Mix Zone del San Paolo, guardano tutti, qualcuno spudoratamente, altri senza farsi notare. Il Giornalista fa finta di niente e va avanti a fare il proprio lavoro.
E all’improvviso timidamente gli si avvicina qualcuno …. Timidamente gli stringe la mano; un altro gli da una pacca sulla spalla, qualche altro gli sussurra nelle orecchie “hai le palle”.
No amici! Quel giornalista è solo un abitante della terra dei fuochi che fa il suo dovere di cittadino e di professionista ….. FIERO DI INDOSSARE QUELLA MAGLIA NERA!
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