Terra dei Fuochi: quello che non doveva succedere è successo, la protesta si “spacca” in due tronconi.
Meglio la manifestazione del 26/10 o quella del 16/11 ? sul web divampa la polemica…… e la lotta perde mordente.
E mentre sul web divampa la polemica, la lotta perde forza.
Quello che non doveva succedere è successo. Hanno vinto i personalismi? voglia di primeggiare? prime donne?
Manifestazioni senza bandiere ma con un bagaglio di divisioni, “invidie ed inimicizie” non indifferenti.
In questo caso si scoraggiano i cittadini, si scoraggia chi partecipa alla manifestazioni senza chiedersi chi le ha organizzate.
Si scoraggiano i cittadini che perdono mordente nella lotta al malaffare, ai politici e ai politicanti che ci hanno avvelenato condannandoci a morte.
In pratica e nei fatti le manifestazioni sono due:
La prima, quella del 26 ottobre alle ore 16,00 in piazza Dante a Napoli è organizzata da “La terra dei fuochi”, associazione storica capitanata dal dott. Angelo Ferrillo, che, in verità da anni si svena tutti i giorni nella denuncia dei roghi tossici.
Il Guppo di Ferrillo pare stia ottenendo un ottimo successo. Un servizio di navette è stato organizzato in maniera capillare in tutta la regione.
Alla marcia dovrebbero partecipare numerosi esponenti del mondo dello spettacolo.
Dichiara Ferrillo: “Siamo dispiaciuti della loro assenza, ma loro hanno fatto una scelta, o questa o quella. Noi non abbiamo mai scritto contro una manifestazione, ma abbiamo portato sempre e solo delle riflessioni. “. …
L’altra manifestazione, quella del 16 novembre in Napoli piazza della Borsa alle ore 14.30 , è invece organizzata dal guppo #FIUMEINPIENA.
Dichiarano gli organizzatori sulla loro pagina facebook: “Insieme facciamo sentire la nostra voce di protesta pacifica e apartitica per ribadire la nostra sete di verità e di riscatto: chiediamo giustizia, che vengano individuati e mandati via i responsabili , le braccia, le menti e tutti coloro che hanno consentito questa vergogna. Vogliamo decidere noi tutti, il Piano di Gestione dei Rifiuti in Campania per ribadire definitivamente:
– Stop ai roghi, agli sversamenti e ai traffici di rifiuti tossici!
-Si alle BONIFICHE solo dopo aver bloccato le attività illecite e solo sotto il controllo delle comunità.
– No agli inceneritori e ad ogni forma di combustione dei rifiuti.
-Si all’inviduazione dei suoli contaminati, alla tutela e alla promozione del settore agroalimentare sano campano.
-No all’ attuale piano di gestioni rifiuti della regione Campania”
Il Prof. Marfella, sentitosi chiamato in causa ha tenuto a precisare : “io non mi permetto di dire chi è e perchè sia meglio il 26 o il 16 …. chi vuole partecipa a tutto, chi vuole sceglie tra le 2…. di certo piu’ ce ne sono e meglio è .. ovviamente ognuno sceglie e decide secondo coscienza … io vado il 16 e non il 26 punto…ma questa non vuol dire una indicazione di “scelta” … indica solo la MIA SCELTA”.
Dispiace veramente leggere queste cose… dispiace vedere le divisioni, le bandiere non svolazzeranno in aria ma saranno nelle menti.
Io, onestamente parteciperò non solo a tutte e due le manifestazioni, ma parteciperò come giornalista e come cittadino abitante nella terra dei fiochi ad ogni iniziativa atta al recupero della nostra terra e della nostra dignità.
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