LA CAMPANIA HA IL SUO NUOVO FIORE ALL’OCCHIELLO
Pierluigi Giangrande, è questo il nome del nuovo genio campano. Classe ’89, originario di Aversa, laureato all’età di 23 anni in ingegneria biomedica con un punteggio di 110 con lode presso la Facoltà di Ingegneria della Federico II di Napoli.
Grazie ad un progetto congiunto tra le Facoltà di Ingegneria e Medicina della Federico II di Napoli, Pierluigi Giangrande, è riuscito ad apportare dei miglioramenti al metodo “sei – sigma”. In inglese la terminologia esatta è “doing the things right”, letteralmente, fare le cose bene. “Per i profani – spiega Giangrande – il metodo, consiste nel minimizzare gli errori all’interno di un processo produttivo. Tale metodo, è stato adoperato per la prima volta, dalla nota azienda Motorola negli anni ‘80, comportando un risparmio di circa 6 miliardi di dollari. Nel caso di specie, è applicato alla prevenzione delle infezioni ospedaliere, meglio ancora, migliora il processo di gestione delle infezioni, riducendo i costi ospedalieri e sociali”. Attraverso delle ricerche e dei calcoli statistici effettuati dal giovane ingegnere, sono stati verificati i costi che hanno le malattie sulla società. “Facendo un esempio – continua Giangrande – se un dipendente presenta un certificato di malattia al proprio datore di lavoro, si calcolano i costi a carico dell’INPS e della società”. Il metodo “sei – sigma”, migliorato, comporta appunto una ottimizzazione dei costi. Questo progetto è frutto di una ricerca partita nell’ottobre 2012 e terminata pochi giorni fa. Lo stesso è stato, poi, presentato ad una vetrina internazionale: l’ICIEMS, dove si è tenuta una conferenza internazionale, in inglese, per presentare il miglioramento del metodo. Ancora una volta i giovani laureati campani dimostrano essere superiori rispetto alla media nazionale. I giovani talenti vanno supportati e sostenuti e non rimpianti.
MARIANO GARGIULO