Rinasce a Napoli la Cappella Pignatelli
Rinasce a Napoli la Cappella Pignatelli: con un accordo tra Comune di Napoli e Università Suor Orsola Benincasa parte il primo cantiere del Grande Progetto ‘Centro Storico di Napoli – sito Unesco’ Centri di ricerca e documentazione, mostre, esposizioni, concerti, laboratori, scuole di restauro e un punto di accoglienza per i turisti: lo “scrigno” del Rinascimento napoletano viene finalmente restituito alla città L’accordo tra l’Università Suor Orsola Benincasa e il Comune di Napoli per realizzare un intervento destinato a completare il recupero, l’adeguamento funzionale e il restauro della Cappella Pignatelli, al fine di garantirne una funzione pubblica, sociale e culturale, rappresenta il primo passo concreto del Grande Progetto “Centro Storico di Napoli – sito Unesco” in un luogo e con un monumento altamente emblematici della storia artistica e culturale della città. La cappella di Santa Maria dei Pignatelli, così chiamata dal nome della famiglia che la costruì e che per secoli ne resse le sorti, sorge infatti proprio nel cuore del centro antico di Napoli, al Largo Corpo di Napoli, allineata lungo il decumano inferiore della città greco-romana. Chiusa da tempo e sconosciuta ai più, è uno dei gioielli più rari della Napoli del Rinascimento e sorge là dove i nobili di Nido avevano il loro Seggio. Di origini trecentesche, fu ristrutturata fra il 1493 e il 1515 per volere di Ettore Pignatelli, futuro viceré di Sicilia, affiancando il palazzo di famiglia, ed ospita due importanti complessi funerari frutto dell’arte napoletana del Rinascimento maturo: il sepolcro di Carlo Pignatelli, opera dei Malvito verso il 1506-07, e la piccola cappella di Caterina Pignatelli, opera del grande scultore spagnolo Diego de Silóe attorno al 1513-14, ricca di decori tratti dall’Antico e vicina alla cultura della Roma papale di Raffaello, Michelangelo e Sansovino. A partire dal 1736 la cappella assunse poi forme barocche, dotata di un nuovo altare progettato da Gaetano Buonocore e di una cupola a scodella affrescata nel 1772 da Fedele Fischetti.
Più ancora forse dei monumenti rinascimentali, questa veste settecentesca ha tuttavia sofferto dei danni inferti dal tempo e dagli uomini. Nel corso degli anni sessanta e settanta del Novecento, chiusa al culto e alla visita, utilizzata persino come deposito di sedie, ripetutamente vandalizzata dai furti e priva di ogni genere di manutenzione, la chiesa ha infatti subito un rapido degrado, con molti dei marmi rimossi o staccati e le pitture danneggiate dall’umidità e dai sali. La svolta all’inizio degli anni novanta quando è stata donata dalla famiglia Pignatelli all’Università Suor Orsola Benincasa allo scopo di restituirla alla fruizione di tutti. Da quel momento in poi se ne è iniziato un lungo e laborioso restauro, dapprima statico, dello stesso edificio, e poi anche delle opere d’arte che esso ospita. Oggi questo lungo restauro è giunto alla sua ultima tappa, e se ne intravede finalmente la conclusione. La Giunta del Comune di Napoli ha approvato, a firma degli assessori alle Infrastrutture ed all’Urbanistica, Mario Calabrese e Carmine Piscopo, la delibera con cui si autorizza il Responsabile unico del procedimento del Grande Progetto “Centro storico di Napoli – sito Unesco” alla sottoscrizione di due importanti accordi con l’Università Suor Orsola Benincasa.
Il primo disciplinerà i termini dei reciproci impegni in funzione dell’intervento di recupero, adeguamento funzionale e restauro della Cappella Pignatelli, di proprietà dell’Ateneo napoletano, al fine di garantirne la funzione pubblica, sociale e culturale in rispondenza ai criteri del Grande Progetto. Il secondo è un accordo per l’uso pubblico dell’aula della Cappella Pignatelli e dei locali di servizio annessi posti a livello stradale, così come previsto dai vigenti strumenti di pianificazione urbanistica, da utilizzare per attività culturali quali convegni, mostre ed esposizioni, spazi di informazione e documentazione sul centro storico, attività musicali e altro che l’amministrazione comunale intenderà organizzare e programmare in sinergia con l’Università Suor Orsola Benincasa e che si affiancheranno alle attività accademiche e culturali programmate dalla stessa Università. “Finalmente la Cappella Pignatelli – spiega Pierluigi Leone de Castris, Presidente del Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università Suor Orsola Benincasa – potrà presto tornare a rivelare i suoi tesori e soprattutto, nella sua nuova veste di sede universitaria, di laboratorio e di centro di ricerca e d’informazione, a testimoniare l’impegno e la tradizione formativa del “Suor Orsola” nel campo della conservazione e del restauro, della storia dell’arte e del turismo culturale”.
Ma soprattutto, come evidenzia Leone de Castris, che ne coordinerà i lavori di restauro, “la dislocazione e la visibilità della Cappella la rendono il punto ideale per introdurre i turisti, così come anche i napoletani e gli studenti delle scuole, alla conoscenza della città, per “guidarli” ai monumenti e ai percorsi attraverso il centro antico”.