Acerra: una megadiscarica in località Pagliarone
ACERRA. E’ allarme in città per il ritrovamento, su segnalazioni di agricoltori locali, di una megadiscarica in località Pagliarone. Cittadini preoccupati, forze politiche sul piede di guerra. La locale sezione di Fratelli D’Italia (FdI), lancia un appello alle opposizioni, affinchè richiedano un consiglio comunale ad hoc sulle tematiche del controllo del territorio e delle discariche presenti ad Acerra, “pur consapevoli – si legge in una nota – che questa maggioranza non è all’altezza dei problemi ed in particolar modo non ha la capacità per affrontare la questione, ci impegniamo a portare nell’assise comunale una nostra proposta a riguardo”. Stamattina, il centrodestra era già a perlustrare la zona. In seguito al sopralluogo della commissione di vigilanza, è stata depositata la richiesta di un ordine del giorno sulla questione ambientale, da inserire nel prossimo consiglio comunale. L’opposizone chiede altresì che relazioni l’assessore all’ambiente e che la seduta sia fissata in orario pomeridiano, per permettere alla cittadinanza di parteciparvi. Mercoledì, a finire sotto sequestro, una collinetta di rifiuti pericolosi e non, che si estenderebbe su un’area di oltre 60mila metri quadrati. Una discarica abusiva contenente scarti di demolizione, amianto e pneumatici in disuso, miscelati a scarti cimiteriali, di bare e lapidi. Il tutto, per un volume di 300mila metri cubi, situato ad alcune centinaia di metri dall’inceneritore. A ridosso della discarica, lì da decenni, transitano le condotte del metanodotto e quelle dell’acquedotto. Gli ultimi sversamenti risalirebbero alla notte precedente il blitz. “No comment” dal Comune, che rimane in attesa della documentazione da parte del Corpo della Forestale, ma gli attivisti locali non mollano la presa. “Data l’inerzia dei soggetti preposti al controllo del territorio e riscontrando la totale inefficienza degli stessi – annuncia Alessandro Cannavacciuolo da Facebook – si chiede la rimozione ad horas di coloro che risultano adibiti a tale mansione, in primis gli ufficiali di polizia giudiziaria attinenti al servizio”. Sulla questione, pesano anche le rivelazioni di alcuni agricoltori della zona che agli ambientalisti avrebbero confessato di conoscere gli autori dei misfatti, ma di non rendere noti i loro nomi per per paura di ritorsioni. Dopo la richiesta dell’esercito, avanzata della deputata Pd Michela Rostan, e le accuse di mancato intervento di istituzioni e forze dell’ordine, del leader degli Ecorottamatori Verdi, Francesco Emilio Borrelli; sulla vicenda interviene anche Luciano Passariello, capogruppo di FdI in Regione: “E’ impensabile che su un territorio così vasto si ritrovino discariche di queste dimensioni non segnalate dalle istituzioni locali”. “Nell’ultimo bilancio comunale – ricorda il portavoce locale, Mimmo Camposano – non ci sono fondi né per l’agricoltura né per l’ambiente, con la farsa dell’inutile osservatorio ambientale comunale”.
Annalisa Aiardo