VIDEO: CALDORO STRIGLIA “SERVIZIO PUBBLICO” DI SANDRO RUOTOLO

CALDORO

 NAPOLI, 9 GEN – Non chiede sconti alla stampa, ma che ci sia responsabilità. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in un video postato sul suo blog (www.caldoropresidente.it),

torna sul nodo della Terra dei fuochi e sull’incontro che, all’inizio del mese di dicembre, ebbe con don Maurizio Patriciello e i cittadini della zona. Al termine di quell’incontro, all’esterno, alcuni manifestanti contestarono Caldoro per poi essere allontanati dallo stesso parroco di Caivano che, come in altre circostanze, ha continuato a invitare tutti al dialogo e al confronto, non alle grida. Caldoro nel video mette a confronto due servizi su quello stesso episodio. Da un lato quello di Servizio Pubblico, trasmissione di Michele Santoro in onda su La 7, dall’altro quello mandato in onda dal tg regionale della Rai. ”Non è mio costume mettere in discussione la libertà di stampa né di scegliere una linea piuttosto che un’altra – dice Caldoro -. Rispetto Ruotolo, grande giornalista di una emittente che fa inchieste e si confronta con il mercato, perché capisco che c’è la rincorsa agli ascolti, però credo che l’informazione, soprattutto in questi momenti difficili, debba avere maggiori responsabilità, nel momento in cui racconta un fatto, composto da azioni, cronaca, discussione e merito”. Poi partono i servizi che il presidente della Giunta regionale sottopone all’opinione pubblica: ”Chiedo a voi di avere l’attenzione di seguire questi servizi”. Nel servizio mandato in onda a Servizio Pubblico, ci sono le immagini dei contestatori, così come in quelle del Tg Campania dove però c’è anche il parroco di Caivano che li allontana. I due servizi ”descrivono lo stesso giorno forse con angolazioni diverse”. ”Il rischio reale per l’informazione è strumentalizzare – afferma – non voglio arrivare alla parola ‘manipolare”’. Poi spiega che ”non è il presidente di Regione che chiede una replica benché io abbia dato sempre disponibilità e continui a darla nel partecipare a qualsiasi trasmissione – conclude -. Ma lo dobbiamo ai cittadini che ci sia una informazione completa, seria e corretta che racconti i fatti, difficili, duri per la politica e senza sconti, ma questo rispetto lo dobbiamo ai cittadini che vivono lì e a noi campani che affrontiamo questo problema”.

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Redazione

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