TUMORE DEL COLON: LO SCREENING GASTROENTEROLOGICO NE SALVA UNO SU QUATTRO DOMANI CONVEGNO A NAPOLI
In occasione del 20° Congresso nazionale delle malattie digestive l’Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri (AIGO) presenta i risultati del primo censimento dei gastroenterologi italiani. A confermare l’importanza di questo professionista uno studio che dimostra come lo screening riduca del 25% la mortalità per tumore del colon retto, il più diffuso in Italia
Roma, 18 marzo 2014 – La mortalità per tumore del colon retto si riduce del 25% se sono svolti programmi di screening per la diagnosi precoce della malattia. Lo dimostra uno studio dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri (AIGO) che conferma l’importanza del gastroenterologo per la salute pubblica.
Per verificare le risorse dedicate in Italia alla gastroenterologia, la disciplina che si occupa delle malattie dell’apparato digerente, AIGO ha realizzato, in collaborazione con il Ministero della salute, il primo censimento dei gastroenterologi mai effettuato nel nostro Paese.
Questi studi saranno presentati insieme ai più avanzati strumenti diagnostici e alle più recenti terapie contro le patologie dell’apparato digerente dagli esperti dell’Associazione Italiana Gastroenterologici ed endoscopisti Ospedalieri in occasione del 20° Congresso nazionale delle malattie digestive, in programma a Napoli 19 al 22 marzo 2014 e organizzato dalla Federazione Italiana Società Malattie dell’Apparato Digerente (FISMAD) in collaborazione con AIGO, SIED e SIGE.
Per approfondire questi temi AIGO organizza, nel corso del congresso di Napoli, un incontro dedicato alla stampa:
Press briefing
Venerdì 21 marzo 2014
Ore 11.00
Sala learning corner AIGO – padiglione 10
Mostra d’Oltremare
Viale Kennedy, 54 – Napoli
Nell’incontro, inoltre, saranno presentati i dati di una ricerca AIGO che analizza la diffusione e la cura della stipsi in Italia, patologia che genera una spesa di 200 milioni di euro direttamente dalle tasche degli italiani.
Nel Congresso verranno anche presentati i dati di uno studio AIGO su oltre 1000 pazienti, in cui è stato osservato che le lesioni precancerose nello stomaco sono presenti in circa il 30% dei soggetti tra i 50 e 65 anni; lo studio ha dimostrato quali pazienti fra questi necessitano di sorveglianza.
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