L’ELEZIONE DEI NUOVI DECANO E VICEDECANO AL CENTRO DEL SINODO 2014 DEI LUTERANI IN ITALIA: DAL 1° AL 4 MAGGIO   L’assemblea dell’organo sovrano della CELI si terrà all’insegna di rinnovamento, ecumenismo e sensibilità sociale

Roma, 22 aprile 2014 – La Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI), che riunisce le comunità luterane dell’intera penisola e i cui rapporti con lo Stato italiano sono regolati dall’Intesa siglata nel 1993, annuncia che da giovedì 1 a domenica 4 maggio si svolgerà a Napoli l’assemblea annuale del proprio Sinodo, presso il Grand Hotel Oriente di Via Armando Diaz.

 

L’organo sovrano della CELI – che dibatte e delibera su tutte le materie della vita ecclesiale – tornerà così a riunirsi a Napoli, a 30 anni esatti dalla sua ultima volta.

E sarà una seduta di particolare rilievo sotto molteplici aspetti.

Prima di tutto, sarà fondamentale dal punto di vista istituzionale e organizzativo: nella serata di sabato 3 maggio – dopo la presentazione ufficiale dei candidati al mattino – i sinodali eleggeranno la nuova guida della Chiesa Evangelica Luterana in Italia, e cioè il nuovo Decano, affiancato da un nuovo Vicedecano. Il Decano è una figura fondamentale della CELI, in virtù di un duplice ruolo: è capo spirituale della Chiesa ma, quale Presidente del Concistoro, ne guida anche il suo governo. E, diversamente da quanto avviene in altre confessioni cristiane, i vertici della CELI sono cariche a carattere temporaneo (4 anni) ed eventualmente rinnovabili per una volta sola.

Per noi luterani l’assemblea di Napoli sarà un momento rilevante e delicato, emozionante e gioioso. Ogni nuovo Decano dà infatti un’impronta propria, personale alla guida della Chiesa. E, con questa nuova guida, la chiesa nel suo insieme dovrà confrontarsi. – spiega Christiane Groeben, Presidente del Sinodo della CELILa nostra Chiesa è da decenni impegnata in un percorso di sviluppo che l’ha resa sempre più riconoscibile nella società italiana. Sono certa che, anche con le indicazioni del prossimo Decano, sapremo proseguire in questo nostro cammino di crescita”.

Ma il Sinodo sarà rilevante anche dal punto di vista ecumenico: giovedì pomeriggio il culto di apertura sarà celebrato presso la chiesa cattolica di Santa Maria delle Grazie a Toledo, grazie all’accoglienza e all’ospitalità che i luterani hanno ricevuto da parte della Confraternita dei sette dolori che gestisce quel luogo; il giorno successivo, i referenti della Commissione sulla celebrazione comune dei matrimoni – tra coppie di confessione mista, luterana e cattolico-romana – aggiorneranno i sinodali sullo stato d’avanzamento delle proprie attività finalizzato alla pubblicazione di un sussidio liturgico congiunto (elaborato con l’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI).

L’assemblea di Napoli si caratterizzerà anche dal punto di vista sociale: nel corso dei lavori, si svolgeranno le tradizionali relazioni sui numerosi progetti e iniziative di solidarietà che i luterani promuovono in Italia.

La CELI, infatti, è una chiesa capace di evolvere con la società e fortemente impegnata non solo nella cura delle anime, ma anche in numerosi ambiti quali cultura, sanità, scuola, assistenza a poveri e immigrati, educazione ambientale, pari opportunità uomo-donna, difesa delle diversità e lotta alle discriminazioni, partecipazione al dibattito etico, religioso e politico.

Proprio per questo impegno, la Chiesa Luterana riceve ogni anno il sostegno di tantissimi italiani che scelgono di destinarle l’otto per mille sulla dichiarazione dei redditi: nel 2013 sono state, infatti, 58.500 le firme a favore della CELI, cioè oltre 8 volte il numero dei luterani presenti in Italia (pari a 7.000).

In occasione del Sinodo, questo impegno si concretizzerà emblematicamente in una colletta tra i sinodali, i cui proventi  – su richiesta delle Comunità luterane di Venezia e Napoli – saranno destinati  all’aiuto di due rifugiati africani affinché possano costruirsi una nuova vita in Italia. E’ una piccola iniziativa nel solco della tradizionale partecipazione dei luterani ai problemi dei migranti e, in particolare, del continente nero. E in quest’ottica sarà rilevante, nella giornata di sabato, il prestigioso intervento del Vescovo Horst Müller, guida della Chiesa Evangelica Luterana in Sudafrica, che non solo racconterà del significato dell’esperienza luterana in Africa ma offrirà ai presenti un’interessante prospettiva sul tema della migrazione, dal continente in cui nascono i flussi di migranti verso il mondo economicamente più ricco.

E persino i pochi momenti di pausa dei lavori del Sinodo avranno una forte caratterizzazione sociale. In particolare, sarà effettuata una visita alle catacombe di San Gennaro nel difficile rione Sanità, con la guida dei giovani del quartiere, membri della cooperativa sociale onlus “La Paranza”, ideata e voluta da don Antonio Loffredo. Prima, i sinodali apprezzeranno il concerto dell’Orchestra Giovanile Sanitansamble, costituita sempre da ragazzi del quartiere: gli artisti – che, da profani della musica classica, sono diventati ottimi strumentisti –  si esibiranno all’interno della Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte (sopra le catacombe). Lo spettacolo sarà aperto alla cittadinanza partenopea.

Ma la scelta di Napoli come sede del Sinodo ha anche un preciso valore simbolico.

Napoli è la sintesi di molte contraddizioni italiane. Ad esempio, Santa Maria delle Grazie, il luogo in cui si svolgerà il culto d’apertura, è un gioiello seicentesco che ha bisogno di un restauro accurato e le cui condizioni sono state aggravate dai lavori del cantiere della vicina, nuova e avveniristica stazione Toledo. Con un paradosso tipicamente italiano: la bellezza moderna che minaccia un tesoro del passato. E la CELI ha scelto di celebrarvi il proprio culto per dare un piccolo contributo di visibilità nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di un suo recupero. Inoltre, Napoli è stata la sede pastorale di Holger Milkau, ancora per pochi mesi alla guida della comunità del capoluogo campano e soprattutto – con l’elezione dei nuovi vertici – alla fine della sua esperienza di capo della Chiesa Evangelica Luterana in Italia essendone stato il Decano da oltre 8 anni fa fino ad oggi.

Chiesa Evangelica Luterana in Italia

La Chiesa Evangelica Luterana in Italia, CELI, essendo statutariamente bilingue, italiano e tedesco, è un ente ecclesiastico che attualmente raggruppa 15 comunità presenti tra la Sicilia e l’Alto Adige. La prima comunità luterana in Italia è quella di Venezia, risalente alla Riforma attuata dal monaco agostiniano Martin Lutero nel 1517.

I Luterani presenti in Italia sono circa 7.000 e sono riuniti nella CELI, i cui rapporti con la Repubblica Italiana sono regolati dalla legge n° 520 del 1995 (Intesa secondo l’art. 8 della Costituzione). La CELI dispone di un organo di stampa ufficiale (Miteinander/Insieme) e di strutture sociali, quali una scuola materna e un centro diaconale, ed è socia della casa editrice Claudiana, insieme con la Chiesa Evangelica Valdese, le Chiese battiste italiane e le Chiese metodiste in Italia. (www.chiesaluterana.it)

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