RAPINE IN ABITAZIONE A CERRETO SANNITA, SOLOPACA E MELIZZANO (BN). PRIMI SVILUPPI, ARRESTATO DAI CARABINIERI LAZIC SRDJAN, ALIAS “SERGIO” 24ENNE, SERBO.

I CARABINIERI LOCALIZZANO E CATTURANO IN UN CAMPO NOMADI DEL NAPOLETANO IL GIOVANISSIMO RAPINATORE RESPONSABILE DI TRE RAPINE A MANO ARMATA NELLA VALLE TELESINA NEL MESE DI APRILE.I reati contestati vanno dalla rapina pluriaggravata, sequestro di persona, detenzione illegale di armi, lesioni personali e violazioni di domicilio.

 

I carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita (BN) nella tarda serata di ieri hanno tratto in arresto, a seguito dei primi sviluppi di articolate e complesse indagini, ancora in corso: LAZIC SRDJAN, 24enne, pluripregiudicato di origine serba, alias “Sergio” e sono sulle tracce degli altri complici responsabili nelle ultime settimane di tre rapine a mano armata nella valle telesina: Cerreto Sannita, Melizzano e Solopaca. Le indagini svolte con grande perizia e tempestività hanno permesso, quale primo e importante risultato operativo, in fase di ulteriore e completo sviluppo,  di identificare il rapinatore che nonostante la  giovanissima età vanta un “curriculum” criminale di tutto rispetto. Lo stesso unitamente ad altre persone, su cui i carabinieri stanno indirizzando le indagini,  ha fatto vivere alle vittime inermi momenti di incubo e terrore. Le indagini  sono state avviate dai carabinieri  del Nucleo Operativo di Cerreto Sannita  e della Stazione di Solopaca a seguito di tre rapine consumate precisamente il 13.4.2014 a Melizzano in danno di una coppia di coniugi del centro, il 16.4.2014 in zona periferica di Solopaca in danno di un avvocato ed il 24.4.2014  a Cerreto Sannita in danno di una pensionata 71enne. In tutti e tre i casi il modus operandi dei componenti la banda è sempre stata la stessa: giungevano con un veicolo all’imbrunire nei pressi delle abitazione da colpire ed accertata  la presenza di qualcuno all’interno bussavano alla porta o avvicinavano la vittima con la banale scusa di una indicazione stradale. Mentre le vittime ignare fornivano le informazioni richieste venivano affrontate energicamente dai balordi venendo immobilizzati, aggrediti e rapinati di gioielli ed oro; in un caso la vittima è stata legata ad una sedia con fascette e cavi elettrici per impedire di muoversi o chiedere aiuto. In un altro caso per intimorire la vittima hanno estratto una pistola. In una aggressione  una vittima ha riportato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. Subito dopo i rapinatori si dileguavano con potenti auto, quasi sempre di provenienza illecita, mostrando una straordinaria conoscenza del territorio.  I militari grazie ad un certosino lavoro di indagini hanno ricostruiti  tutti gli episodi delittuosi. Le indagini si sono subito mostrate particolarmente difficili e laboriose in considerazione delle difficoltà del rintraccio del soggetto, che è stato localizzato e catturato dopo numerosi servizi di osservazione in un campo nomadi della periferia di Napoli tra l’altro sprovvisto di documenti proprio per eludere le investigazioni e il rintraccio. Lo stesso risulta essere stato fotosegnalato diverse volte con generalità sempre diverse. Nella tarda serata di ieri i militari della Compagnia di Cerreto Sannita collaborati dai colleghi di Napoli hanno circondato con numerosi uomini e mezzi il campo nomadi di Secondigliano e hanno trovato in una baracca  il rapinatore sul quale oltre agli elementi acquisiti nel corso delle indagini tecniche sussisteva anche il concreto pericolo che si desse alla fuga. Accompagnato  a Cerreto Sannita i militari hanno notificato un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dal  Sost.  Proc., Dott. Giovanni TARTAGLIA POLCINI che coordina le complesse ed articolate attività d’indagini. I gravi reati contestati vanno dalla rapina pluriaggravata in concorso al sequestro di persona, lesioni personali, porto abusivo di pistola e violazione di domicilio. Le indagini sono solo all’inizio, i militari stanno eseguendo investigazioni per individuare e catturare anche gli altri complici. Al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento a disposizione dell’A.G..

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Redazione

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