ROCCADASPIDE (SA): LA GUARDIA DI FINANZA DI SALERNO SOTTOPONE A SEQUESTRO PREVENTIVO L’INTERO CANTIERE DI VIALE DEGLI ULIVI.

CONTESTATI REATI DI TRUFFA, FRODI NELLE PUBBLICHE  FORNITURE, ABUSO D’UFFICIO E REALIZZAZIONE DELL’OPERA IN
DIFFORMITA’ DALLE PRESCRIZIONI DI PROGETTO NEI CONFRONTI DI  16 SOGGETTI.

I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, su delega
della locale Procura della Repubblica, stanno procedendo a sottoporre a sequestro
preventivo le aree di cantiere site in pieno centro nel Comune di Roccadaspide (SA).
A seguito di articolate e complesse indagini, confortate anche dalle risultanze emerse a
seguito di apposite consulenze tecniche richieste dal magistrato inquirente, è emerso, in
particolare, che la realizzazione delle opere relative agli immobili pubblici e privati (edificio
destinato a Sala Polifunzionale del citato comune, con annessi servizi, garage, parcheggi,
uffici, negozi e residenze private) per un valore stimato in circa 5 milioni di euro, è
avvenuta in difformità rispetto a quanto riportato nelle prescrizioni di progetto – in
violazione delle previsioni di cui al D.P.R. n. 380/2001.
Per le attività delittuose poste in essere è stato riscontrato il coinvolgimento, a vario titolo,
di molteplici soggetti, sia pubblici che privati.
Le attività esperite dalle Fiamme Gialle salernitane hanno consentito l’individuazione di
ulteriori fattispecie di reato legate alla gestione dell’appalto ed alla fornitura del
calcestruzzo utilizzato per l’edificazione delle paratie (opere di sostegno portanti
dell’intera struttura) che, a seguito di indagini e prove tecniche poste in essere, non è
risultata rispondente, in termini di resistenza meccanica, alle previsioni del progetto
strutturale, così configurandosi l’ipotesi di reato di cui all’art. 356 c.p. (frode nelle
pubbliche forniture).
Tali attività hanno comportato, grazie alla compiacenza di alcuni ingegneri di un
laboratorio di analisi, il rilascio di false attestazioni, in violazione dell’art. 479 c.p., che
certificavano l’utilizzo di calcestruzzo conforme alle prescrizioni sia contrattuali, sia di
legge.
Tra le altre anomalie riscontrate nel corso delle indagini, è emerso che il collaudatore, in
violazione dell’art. 323 c.p., in qualità di pubblico ufficiale adibito a certificare le
caratteristiche tecniche delle opere sottoposte a collaudo, non poteva ricoprire tale ruolo
poiché aveva materialmente partecipato ai lavori di esecuzione dell’opera per la quale erachiamato ad esprimersi.
Vieppiù che, per la realizzazione dell’opera, sono stati rappresentati, dalla società
appaltatrice, costi di fatto mai sostenuti per lo sbancamento e, soprattutto, per lo
smaltimento/trasporto dei rifiuti, al fine di procurare un ingiusto profitto per la società a
danno della stazione appaltante (Comune di Roccadaspide), in quanto portati a
maggiorazione dei capitoli di spesa relativi alle costruzioni.
Tale attività, oltre a configurare una chiara ipotesi di truffa, ai sensi dell’art. 640 c.p., ha
determinato violazioni anche del D. lgs. n. 152/2006 in materia di rifiuti che, nel caso di
specie, non sono stati oggetto di smaltimento secondo le stringenti previsioni normative.
Al termine delle attività di sequestro sono stati notificati, nei confronti dei 16 soggetti
indagati, altrettanti avvisi di conclusione delle indagini per i reati previsti e puniti dagli artt.
48, 81 cpv, 110, 323, 356, 476, 479, 640 cpv del c.p., nonché dal D. lgs. n. 152/2006, dal
D.P.R. n. 380/2001 e dalla legge n. 646/1982.

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Redazione

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