NAPOLI: LA LA TOMBA DI DRACULA FINISCE A QUERELE!

Dracula a Napoli fa le prime ‘vittime’: querele a chi parla di patacche

“Nonostante la stima e l’apprezzamento per Montanari non posso accettare i toni del suo articolo e soprattutto quelli del titolo secondo cui ‘A Napoli anche Dracula diventa una patacca’: generalizzare è del tutto fuori luogo e denota poco stile”. Lo dice in un’intervista al VELINO Giuseppe Reale direttore del complesso monumentale di Santa Maria La Nova in questi giorni al centro dell’attenzione mediatica per il possibile (o presunto, solo le verifiche lo stabiliranno) ritrovamento della tomba del Conte Vlad personaggio sulla cui storia è nato il mito romanzesco di Dracula. “Glinni, uno dei ricercatori, probabilmente compirà azioni per tutelare il suo nome da un articolo che getta discredito sulla città e su un fatto che stiamo verificando. Se Montanari ha idee diverse ce le documenti altrimenti eviti giudizi affrettati e offensivi per Napoli e i napoletani”. Giuseppe Reale spiega che la vicenda sta suscitando un interesse senza confini geografici “Cerchi pure su Google la notizia e vedrà che il mondo intero se ne sta occupando, reportage anche dal Vietnam. A fronte di un tale interessamento la direzione museale non poteva non affrontare la questione e così stiamo proseguendo nelle ricerche”. Il Direttore del complesso museale di Santa Maria La Nova spiega come: “Partiamo dall’inscrizione, non datata, in una cappella limitrofa: esperti dell’università L’Orientale di Napoli ci hanno spiegato che si tratta di un codice con lettere provenienti da vari alfabeti, dove si leggono sia la parola ‘Vlad’ che la parola ‘Balcano’. Tra l’altro si vede chiaramente una croce costantiniana che significa una presenza di rilievo. E’ chiaro che tutto questo va verificato. Siamo comunque davanti a un’ipotesi – sottolinea Giuseppe Reale – che ha una base di analisi da approfondire. Del resto la figlia del principe Vlad è andata in nozze con un Ferillo, famiglia che aveva le sue sepolture proprio a Santa Maria La Nova”. Quanto alle polemiche il direttore del complesso museale spiega: “Abbiamo tenuto chiuso in questi giorni il sito per evitare una pubblicità senza fondamento. Intanto proseguono le ricerche in archivio per la comprensione dell’inscrizione nella cappella di San Giacomo e abbiamo avuto proposte da aziende specializzate che si sono dette disponibili a fare ispezioni interne nella tomba senza aprirla”. Insomma, presto per dire che la questione sia chiusa.

IL VELINO

Redazione

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