ANTONIETTA DI LUCIANO, E' STATA VERAMENTE UNA RAPINA? HA APERTO LA PORTA AL SUO CARNEFICE?
di Stefano Montone
LUSCIANO CE – Antonietta di Luciano, detta “N’dunett e Mllon” come era soprannominata da parenti ed amici. Qui in Terra di Lavoro tutti hanno il “contranome”, un simpatico nomignolo con il quale spesso viene individuato un nucleo familiare.
L’anziana donna non aveva soldi in casa e pare che nulla sia stato asportato. L’abitazione pare che sia stata stata messa sotto sopra rovistando i cassetti. Alcuni parenti da noi intervistati ieri ci hanno riferito che al momento della morte ancora non aveva riscosso la pensione.
Tra l’altro è bene precisare che l’abitazione della vittima posta a pian terreno del cortile era protetta con grate di ferro poste alle porte e alle finestre.
A questo punto l’interrogativo è d’obbligo: perchè, segni di effrazione, i Carabinieri non ne hanno trovati?
Ergo si potrebbe pensare che quella sera la vittima non abbia chiuso il cancelletto ma la situazione è poco plausibile. Chi si mette le grate alle porte e alle finestre non le lascia aperte di notte.
Oppure ha aperto lei la porta al suo carnefice?
Ovvero in estrema ipotesi l’assassino o gli assassini erano in possesso di arnesi idonei ad aprire senza lasciare alcuna traccia dello scasso.
Ma resta il perchè di quell’assurdo omicidio. Perchè l’eventuale ladro pur essendosi trovato scoperto abbia deciso di colpire selvaggiamente la donna con un corpo contundente fino ad ucciderla e non abbia semplicemente tentato la fuga.
Ma se qualcuno è entrato scavalcando lo ha fatto probabilmente dal cancello posto nel vicoletto sul retro, e non da via D’Annunzio dove invece c’è il portone principale. Un vicoletto lungo un centinaio di metri e chi lo ha attraversato potrebbe essere stato notato dato che sullo stesso affacciano diverse finestre. L’autopsia sul corpo della vittima potrà rispondere a vari quesiti come individuare le cause della morte e probabilmente identificare l’oggetto che l’ha uccisa. Fatto stà che chiunque sia stato non potrà nascondersi a lungo, i Carabinieri di Aversa indagano e lavorano serratamente e siamo sicuri che presto l’eventuale assassino/i potrà guardare l’esterno solo attraverso le sbarre di una accogliente cella.
Dunque quella della rapina non è la sola pista che i Carabinieri stanno valutando. Varie ipotesi sono sul tavolo degli inquirenti.
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