CUSTODIA CAUTELARE, GOVERNO HA CORRETTO NORMA APPROVATA DA PARLAMENTO
In merito al decreto legge del 26 giugno u.s. che stabilisce, tra l’altro, anche la disciplina della custodia cautelare, il Ministero della Giustizia precisa che il Governo è intervenuto per correggere una norma già approvata in modo conforme dalla Camera e dal Senato, con la quale si stabiliva il divieto di qualunque misura cautelare detentiva nel caso della previsione di una pena non superiore a tre anni.
Non è stato previsto alcun automatismo. Sará il giudice ad esprimere in “concreto” una prognosi sulla pena concretamente applicabile all’esito del processo, al solo scopo di evitare che l’imputato subisca una limitazione della propria libertà in via cautelare rispetto a una pena che non dovrà essere eseguita all’esito della condanna ovvero che potrà essere eseguita in detenzione domiciliare.
L’approvazione conforme dei due rami del Parlamento non avrebbe consentito alcuna ulteriore modifica.
Il testo introdotto, che prevede quindi la possibilità di applicare gli arresti domiciliari anche per pene inferiori a tre anni nella direzione di garantire una maggior sicurezza dei cittadini, consentirà comunque al Parlamento di intervenire sulla materia con eventuali correzioni.