Napoli: per rilanciare l'Istituto  Italiano di Studi Filosofici nasce il progetto di un giovane pensatore

 

Napoli, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici è un vero gioiello di cultura, all’interno della sua biblioteca vi sono oltre trecentomila opere, un patrimonio librario immenso tanto da aver ricevuto diverse onorificenze, una tra tutto il diploma d’onore del Parlamento europeo,

Quando l’istituto viene fondato si specifica nello statuto che “lo scopo dell’Accademia è di promuovere e sostenere, attraverso la collaborazione con insegnanti e studenti, gli studi filosofici e scientifici: fin dalle origini si è infatti contraddistinto per l’attività di ricerca e di formazione, oltre che quella seminariale e ha sviluppato connessioni sempre più strette tra i programmi di indagini storico-filosofiche, archivistiche, documentarie e bibliografiche e l’organizzazione di mostre e di convegni.”

Ed oggi? Cosa accade oggi? L’Istituto è attualmente in grado di rapportarsi al mondo che cambia e sopratutto l’Istituto ha ancora quel ruolo importante di ricerca e formazioni per cui è nato?

 

Se è vero come è vero che sino ad oggi l’Istituto ha promosso la creazione e fondazione   di numerosi centri studi, scuole di alta formazione ed iniziative editoriali è anche vero che urge un rilancio e un nuovo orientamento, oggi è necessario che  l’IISF ampli i suoi orizzonti tessendo le  trame per un  nuovo percorso che veda coinvolti maggiormente i giovani pensatori. Un qualcosa di differente ed innovativo diventa fondamentale in una società che, grazie alle nuove tecnologie cambia e si evolve.

 

Marco Musto, giovane Consulente Risorse Umane,  membro “junior” dell’ Associazione Italiana Formatori, socio ordinario  del Centro Ricerca Indagine Filosofica, appassionato di filosofia e poesia tanto da avere all’attivo alcune importanti collaborazioni, ha elaborato un importante progetto di rilancio dell’IISF.

 

Per Marco Musto è necessario che l’Istituto non resti solo un pezzo di storia ma che esso si adegui alla realtà attuale iniziando sopratutto ad ascoltare i nuovi pensatori. I giovani pensatori andrebbero, per Musto, ascoltati e coadiuvati, l’Istituto dovrebbe essere una sorta di casa comune un nuovo contenitore dove si parli  e pratichi un linguaggio più moderno e dove attraverso la condivisione di idee, riflessioni e pensiero nasca una sorta di nuova Accademia senza ovviamente voler ledere il progetto già in essere ma esclusivamente arricchire l’esistente aprendo nuovi spazi ed accogliendo all’interno dello storico istituto nuove menti.

 

Rilanciare l’IISF è per  il giovane pensatore napoletano,  fondamentale, grazie alla sua esperienza professionale e alle sue passioni  Marco Musto  da qualche tempo presenta ad illustri nomi del panorama culturale italiano un  progetto “per il rilancio dell’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici”  ovvero la  costituzione della  Unilip (Università Del Libero Pensiero)  Accademia Condivisa.

L’idea di Musto è quella di ampliare l’offerta dell’IISF e creare accanto all’Istituto una nuova attività di formazione filosofica basata su un modello di ipercondivisione delle esperienze intellettuali.  Il progetto  rinnova modelli già strutturati arricchendoli con delle metodologie attuali.

Secondo quanto ipotizza Musto sarebbe interessante lanciare una sorta di selezione con un testo in cui il candidato dovrà esporre proprie visioni e le proprie conoscenze su un argomento scelto dall’Istituto stesso, nella selezione verrebbero  favoriti i lavori che presenteranno una trattazione maggiormente creativa  con una prospettiva “quanto meno ordinaria possibile” a lavori anche superiori nel  contenuto ma d’impostazione più “ortodossa”. Dalla selezione nascerà il primo focus group in aula i ragazzi potranno poi interagire fra loro.

 

Dichiara Marco Musto “ A Napoli ma anche in Italia mancano luoghi dove i giovani pensatori possano interagire tra loro, mancano luoghi che non siano le classiche aule universitarie ed è per questo che ho pensato di creare un progetto innovativo da proporre all’IISF e al mondo della Cultura, il mio progetto deve essere visto come una possibile offerta in più dell’Istituto infatti, non voglio usurpare nessun ruolo a nessuno degli illustri membri dell’IISF ma desidero fortemente, così come me tanti altri, avere un luogo dove i liberi pensatori possano riuscire a sviluppare nuove idee e nuove linee di pensiero “

 

Non si tratta di una idea utopica infatti Musto ha ben chiaro il progetto e ne ha persino studiato la fattibilità e la realizzazione, quel che necessità ora è che il mondo culturale ed accademico si impegni per dare una spinta nuova all’IISF e che il progetto di una Università del Libero Pensiero prenda forma.

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Redazione

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