Crisi politica al Comune di Napoli, il Nuovo Centrodestra: "Subito a casa" Lebro difende il sindaco: "Meglio de Magistris di un commissario prefettizio"

“Al Comune non c’è più una maggioranza politica, siamo ormai di fronte ad un’armata brancaleone, non ci sono partiti di riferimento ma interessi di singoli consiglieri che sollecitano continuamente l’amministrazione e questo fa male alla città. A tenere in piedi il sindaco ci sono consiglieri non eletti con la maggioranza, sempre più sfilacciata. E’ durissimo il giudizio del consigliere comunale del Nuovo Centrodestra Andrea Santoro, ospite della terza puntata della trasmissione “Il Martello”, talk show di approfondimento sui temi politici condotto dai giornalisti Ciro Montella e Roberto Esse,

in onda il venerdì sera su Radio Club 91. David Lebro, consigliere indipendente di maggioranza, rispondendo alle domande del giornalista politico Carlo Porcaro, difende invece il sindaco sospeso Luigi de Magistris: “Non dobbiamo mortificare la città. Noi abbiamo avuto un primo anno molto difficile quando la giunta ha cercato in maniera molto radicale di imporre alla città decisioni calate dall’alto, come le zone a traffico limitato. Noi, da centristi, abbiamo quindi cercato di incidere in una giunta prettamente di sinistra e ora abbiamo una giunta di centrosinistra. Io sono pronto alle elezioni, ma preferisco questa amministrazione ad un commissario prefettizio. La mozione di sfiducia? E’ un mistero, ho visto un foglio girare ma non si sa nulla. Credo, comunque, che il modo più regolare di far cadere un sindaco sia un’elezione democratica”. Santoro non risparmia critiche alla giunta su alcuni ambiti strategici, in primis la gestione del patrimonio immobiliare: “Il Comune di Napoli non è più in grado di incassare un euro, è totalmente fermo il piano dismissioni su cui peraltro si regge il piano di rientro dal buco di bilancio e sono rimasti in piedi quei carrozzoni creati dal centrosinistra che sono le aziende partecipate. E allora aspettiamo ancora qualche giorno, subito dopo le elezioni per la Città metropolitana responsabilmente i principali partiti che siedono all’opposizione hanno il dovere di mettersi attorno ad un tavolo e stabilire un percorso per arrivare alle elezioni. Sarebbe più giusto votare insieme per Comune e Regione. Per fare questo il Consiglio comunale va sciolto entro novembre-dicembre. Come farlo? La strada migliore è quella delle dimissioni collettive, l’operazione più trasparente, così nessuno potrà tirarsi improvvisamente indietro. Anche perché abbiamo un sindaco facente funzioni, Tommaso Sodano, che non è stato eletto e che è di estrema sinistra”. Sul rapporto con il Pd, invece, Lebro, che è vicino al dirigente democrat Giuseppe Fioroni, chiarisce: “In passato sono stati esternalizzati il patrimonio immobiliare e altri settori cruciali, si voleva persino esternalizzare la gestione delle strade con un Global service che però non è mai decollato. Questo ha completamente distrutto la macchina amministrativa, un fardello pesante che si porta anche il Pd e che va superato. Ripeto, non è un problema andare al voto ma bisogna essere chiari ed avere una proposta precisa. Non basta dire: mandiamo a casa il sindaco. Siamo in costante contatto con il Pd ma come consiglieri comunali noi abbiamo anche un’indipendenza. Quando sarò invitato al tavolo per parlare del futuro della città, io ci sarò. Anche perché stiamo per votare per la Città metropolitana, su cui è stato firmato un patto programmatico tra il Pd e il gruppo vicino a de Magistris. Andare a votare, formare una maggioranza alla Città metropolitana e poi sciogliere il Comune sarebbe un fatto surreale, quasi da Scherzi a parte”. Quanto a Sodano, Lebro non ha dubbi: “Quando Antonio Bassolino lasciò a Palazzo San Giacomo Riccardo Marone come facente funzioni nessuno disse nulla. Certo, Sodano è un sindaco di sinistra ma dovrà dimostrare di essere di centrosinistra”. A proposito di Città metropolitana, Santoro boccia categoricamente la riforma: “E’ l’ennesima sceneggiata che sta andando in onda nelle Province italiane, che dovevano essere abolite e invece sono vive e vegete mentre ai cittadini è stata tolta la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Dopo un Parlamento di nominati, ora anche la Provincia. E questo rafforza l’idea della politica come casta. Bisogna quindi subito mettere mano allo statuto restituendo ai cittadini la possibilità di decidere. Sì, perché questa è solo la brutta copia della vecchia Provincia”. Infine le Regionali: “Caldoro ha lavorato bene, vedremo se alla fine si ricandiderà. Sono contrario alla politica dei due forni – dice Santoro – il Nuovo Centrodestra dovrà assumere la stessa linea in tutta Italia. Noi a livello nazionale stiamo governando bene con Renzi”.

La prossima puntata de “Il Martello” andrà in onda venerdì 17 ottobre alle 20 su Radio Club 91 (95.2 FM o in streaming www.club91.it).

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