Le proposte della Cisl Fp per evitare la smobilitazione del personale del Ministero a Salerno
Per il sindacato diretto da Pietro Antonacchio solo una sinergia con
l’Ente comunale può arginare la crisi che attraversa il settore
Beni Culturali. A rischio i lavoratori della Soprintendenza Archeologica e del Museo Diocesano. Le proposte della Cisl Fp per evitare la smobilitazione del personale del Ministero a Salerno. Per il sindacato diretto da Pietro Antonacchio solo una sinergia con l’Ente comunale può arginare la crisi che attraversa il settore.
Momento di transizione e delicato per le strutture periferiche del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo a Salerno. La riforma del settore con i suoi tagli, a breve, entrerà nella sua fase esecutiva, l’accorpamento delle due Soprintendenze Bsae e Bap ormai è cosa fatta, nel 2015 avverrà la completa riunificazione. La sede dell’Ufficio, ovviamente, resterà quella di via Tasso. Problemi invece per la Soprintendenza Archeologica che dovrà lasciare i locali di via Trotula de Ruggiero (in scadenza con il contratto di fitto già dal 2012, ndr), sempre nel centro storico di Salerno, ma che ad oggi ancora non dispone di uffici alternativi. Per il personale del Museo Diocesano, invece, la Direzione Regionale del Ministero in Campania ha già notificato una prima informazione preliminare alle OO.SS., i cui cardini sono: Ricognizione e condivisione dei fabbisogni di personale nelle diverse sedi; Concertazione dei criteri per definire le procedure nelle assegnazioni.
Una situazione questa da attenzionare subito – sottolinea Michele Faiella, dirigente della Cisl Fp Beni Culturali-, se non si vogliono perdere Uffici e personale che, senza una soluzione logistica sul territorio, si rischia seriamente di allontanare dalla città capoluogo. Solo una sinergia con il Comune di Salerno, a questo punto, potrebbe risolvere la problematica con la messa a disposizione di locali, preceduta, ovviamente, da una ricognizione del ricco patrimonio esistente nel centro storico. La soluzione invece per i lavoratori del Museo Diocesano è legata al pieno utilizzo del complesso monumentale di San Pietro a Corte di recente passato allo Stato, ma anche su questa opzione si è in attesa. Attualmente il sito viene aperto solo nel fine settimana con orari limitati e secondo modalità contingentate (v. Associazione di Volontariato, ndr). La definizione di alcuni servizi, ma su questo la Soprintendenza BAP ha già instaurato un discorso con lo stesso comune di Salerno, potrebbe consentire l’apertura totale del complesso per tutto l’arco della giornata utilizzando, quindi, il personale proveniente dal Museo Diocesano.
La Cisl Fp di Salerno quindi, non demorde, anzi nei prossimi giorni terrà assemblee ed incontri su tutti i posti di lavoro del settore Beni Culturali presenti in città al fine di trovare soluzioni soddisfacenti per tutti.
CISL FP BENI CULTURALI
Michele Faiella