Madre bimba morta a Caivano, il mostro è qui, chi tace fa schifo Ho paura ma non vado via, voglia di giustizia è più grande

 (foto: ANSA)

(ANSA) – NAPOLI, 15 OTT – “Ho lasciato Fortuna che giocava al settimo piano quel 24 giugno, eravamo appena tornati da Napoli, e l’ho trovata giù, a terra. Lei non si è buttata giù, l’hanno buttata”. Così Domenica Giordano, mamma di Fortuna, la bimba di sei anni trovata morta quattro mesi fa. Dure parole per il rione dove abita. “Il mostro è nel nostro palazzo, è impossibile che nessuno abbia visto. Fanno schifo. Chi sa parli”. “Comunque – riprende la madre di Fortuna – non me ne vado da questo quartiere. Ho paura, ma la voglia che ho di giustizia è più grande. Resto, anche se con me ho solo i miei familiari”.

La piccola Fortuna Loffredo, di sei anni, morta il 24 giugno a Caivano (Napoli), apparentemente dopo essere caduta da un balcone, nei mesi precedenti era stata vittima di abusi sessuali. Dubbi sulle reali cause della morte di Fortuna erano sorti da subito, per una serie di elementi come il mancato ritrovamento, sul corpo della piccola, della scarpina destra. Dallo stesso edificio era morto – apparentemente per una caduta accidentale – un bimbo di tre anni, Antonio, che Fortuna conosceva. Già in estate la procura di Napoli nord aveva aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio volontario e violenza sessuale.

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Don Patriciello, terribile conferma ai sospetti

‘Troppe coincidenze, ora si faccia luce anche su morte Antonio’

”E’ terribile, ma conferma un sospetto di cui si parlava e al quale feci un riferimento nell’omelia durante il funerale della piccola Fortuna”. Cosi’ don Maurizio Patriciello, parroco al Parco Verde di Caivano, commenta la notizia sugli abusi subiti dalla piccola Fortuna Loffredo, morta dopo essere precipitata dal balcone. ”Ora – evidenzia don Maurizio – mi aspetto che si faccia luce anche sulla morte del piccolo Antonio Giglio, avvenuta nello stesso palazzo un anno prima”.

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Madre bimba, pronta a farmi giustizia

“Preferisco la galera ma sapere che mostro non può nuocere più”

Voglio giustizia, e se non me la danno me la faccio da me”. Così, parlando con l’ANSA, Mimma, 27 anni, madre di Fortuna, la bambina di 6 anni morta a Caivano che – secondo l’autopsia – ha subito abusi sessuali. “Preferisco andare in galera ma sapere che il mostro non può nuocere più”.
“Sono sola e dopo la folla dei funerali con la partecipazione apparente del quartiere, sono rimasta sola con la mia famiglia”.

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Redazione

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