POZZUOLI – Una giornata speciale nel ricordo delle tante vittime della strada.

fotoAnche la città di Pozzuoli si unisce alle celebrazioni mondiali, che ricorrono ogni anno per commemorare coloro che non ci sono più. Domenica 16 novembre la città flegrea onorerà tutte quelle persone che hanno perso la vita sull’asfalto, ma anche quelle che, a seguito di un incidente stradale, devono fare i conti con la disabilità. Un omaggio che vuole essere anche un trampolino per la sensibilizzazione e l’informazione.

Una manifestazione che lancerà un messaggio preciso: ricordare per non dimenticare. L’iniziativa, ideata dall’associazione “Mamme coraggio”, presieduta da Silvana Tavoletta e dai familiari delle vittime di Monteforte Irpino, sarà divisa in due importanti momenti: di mattina sarà installato un gazebo a piazza a Mare per sollecitare l’opinione pubblica a riflettere sulla terribile problematica degli scontri stradali. Prevista anche l’installazione di 60 croci bianche che testimonieranno le numerose vittime della strada sul territorio. Nel pomeriggio, invece, si terrà una celebrazione eucaristica presso la chiesa S. Michele Arcangelo a Toiano, presieduta dal vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella e alla fine della funzione religiosa seguirà il volo dei palloncini in cielo. A sposare l’iniziativa ci saranno le sedi di Aversa, Pozzuoli e Trentola- Ducenta dell’Aifvs, il Comune di Pozzuoli e il Comitato Riqualificare Licola. A muovere le fila Rosa Di Bernardo, la mamma coraggio di Pozzuoli, nonché referente della sezione locale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, che da anni ormai cerca di adoperarsi, diffondendo quante più informazioni possibili su quali siano le giuste norme di comportamento da seguire quando ci si mette al volante. Il suo impegno nasce in seguito al tragico evento di cui il giovane figlio Mario Grieco ne è stato vittima. Nel maggio del 2009, il ragazzo, appena ventenne, perse la vita a Licola in un incidente stradale. Da allora sia lei che suo marito Giuseppe, responsabile dell’Amcvs di Pozzuoli (Associazione mamme coraggio vittime della strada ndr), si battono affinché venga colmato il vuoto legislativo che circonda queste tragiche circostanze. Ma la strada da fare è ancora molta, soprattutto nel campo della prevenzione. Nasce da qui la collaborazione con la neonata associazione Vittime della Strada A16 ‘Uniti per la Vita’, sorta per ricordare i quaranta pellegrini deceduti nei pressi di Monteforte Irpino il 28 luglio del 2013. Il gruppo, guidato da Giuseppe Bruno, ha un logo significativo: una rondine. “Quando entrò l’ultima bara nel palazzetto dello sport a Monterusciello, uno stormo di rondini volò alto in cielo e volteggiò in quella zona – racconta il presidente di ‘Uniti per la Vita’ che in quel bus ha perso entrambi i genitori – Da allora quelle ali rappresentano un nostro simbolo. Tutti noi siamo uniti dal dolore per la stessa tragedia e al contempo mossi da un forte senso di attaccamento per la vita e per i valori positivi che essa rappresenta”. “Il nostro obiettivo principale – continua Giuseppe – è il perseguimento della solidarietà sociale a favore delle vittime della strada e dei rispettivi familiari. Chiunque voglia unirsi a noi, lo deve fare per sostenerci emotivamente e per fare giustizia perché chi ha sbagliato paghi. Bisogna prevenire le stragi stradali in modo che una simile tragedia non accada più”. Gli incidenti stradali hanno un peso importante in termini di vite umane: nel mondo infatti ogni anno muoiono oltre un milione di persone, mentre sono oltre 50 milioni quelle  che riportano ferite, spesso con conseguenze che conducono alla disabilità. Questo evento accidentale rappresenta la principale causa di morte tra i giovani nella fascia di età 15-29 anni, e l’abuso di alcol si conferma come la distrazione al volante che comporta le conseguenze peggiori.


A.M.C.V.S. Associazione Mamme Coraggio e Vittime Della Strada Onlus

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