Vomero: un quartiere senza una politica turistica Mancano programmi seri e concreti: solo iniziative di facciata

 Vomero,San Martino, certosa e castello“ Dalle nostre parti, in analoghe, circostanze si dice, con un proverbio tradotto in italiano, che si vuole “ friggere il pesce con l’acqua “ – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, criticando l’assenza di una seria politica turistica a favore del popoloso quartiere collinare “. L’occasione viene offerta dalla presentazione di una manifestazione che si svolgerà nei prossimi giorni al Vomero e che, nelle intenzioni degli organizzatori, oltre a richiamare una folla di napoletani, si proporrebbe, tra gli obiettivi, quello di ospitare sul territorio collinare una grande quantità di turisti “.

         “ Si sente parlare, ancora una volta e a chiacchiere, di un inserimento del Vomero nel circuito turistico regionale – puntualizza Capodanno -, mentre s’ignora o si finge d’ignorare che l’ultimo albergo del quartiere, sopravvissuto alla chiusura dell’altra struttura alberghiera collinare, trasformata anni addietro in civili abitazioni, ha chiuso definitivamente i battenti da alcuni anni. Ci domandiamo: dove dovrebbero alloggiare i turisti che si arrampicano sulla collina, dal momento che, se si se si eccettua qualche bed and breakfast, realizzato da privati trasformando immobili originariamente destinati a civili abitazioni per offrire un servizio a pagamento a pochi ospiti di passaggio, non vi sono strutture ricettive adeguate? “.

         “ Se questa è la politica turistica dei nostri pubblici amministratori, che, di fatto, si affida all’intervento, parziale e ovviamente limitato, dei privati, allora siamo davvero alla frutta – prosegue Capodanno -. Si va all’estero a pubblicizzare il marchio Napoli, spendendo fior di quattrini, è poi vi sono aree, a palese vocazione turistica, come il Vomero, con i siti spettacolari di San Martino e della villa Floridiana con l’annesso museo, abbandonate da anni, senza peraltro alcun intervento teso a dotarle delle necessarie ed adeguate infrastrutture “.

         “ Anche in considerazione del dato che il Vomero è un quartiere che sta subendo un lento ma graduale degrado da alcuni anni a questa parte – continua Capodanno -. Pure il settore commerciale, fiore all’occhiello dell’intero capoluogo partenopeo da oltre un secolo, sta attraversando un periodo di forte crisi, con la chiusura di decine di esercizi e con la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro, senza che ai tanti, principalmente giovani, in cerca di un impiego, vengano offerte valide e concrete alternative che, appunto, potrebbero venire proprio dal rilancio del settore turistico “.

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Redazione

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