AVERSA: LA CAMORRA CASALESE SULLE AREE DI PARCHEGGIO A PAGAMENTO E SULLA RIMOZIONE FORZATA DEI VEICOLI DAL 2009 AL 2013

Nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – DDA, i Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito, nelle province di Caserta e Napoli, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti affiliati al clan “dei casalesi”, fazione Schiavone, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis c.p.), turbata libertà degli incanti (353 c.p.), ricettazione (648), porto abusivo di armi (art. 10,12 e 14 L.497/74) e fittizia intestazione di beni (art. 12 quinquies L. 356/92), reati tutti, ad eccezione della turbata libertà degli incanti, commessi con l’aggravante del metodo mafioso (art. 7 L. 203/91).

L’indagine, che trae origine da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha permesso di acclarare:

  • l’illecita assegnazione del servizio di gestione delle aree di sosta, rimozione e blocco dei veicoli nel Comune di Aversa, nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2013, ad un’associazione temporanea di imprese contigue al citato sodalizio criminale;
  • che uno dei destinatari del provvedimento cautelare, Russo Luigi (imprenditore nel settore della balneazione), al fine di ottenere il citato appalto per la gestione dei parcheggi si rivolgeva a Vargas Pasquale (elemento di primo piano del gruppo Schiavone, all’epoca referente di Nicola Schiavone per la zona di Aversa ed ora collaboratore di giustizia);
  • che il Russo Luigi deteneva armi, per conto del Vargas, poiché ritenuto insospettabile e quindi poco controllabile dalle forze di polizia;
  • che alcuni lidi di balneazione siti a Castelvolturno (CE) avevano come intestatari fittizi il citato Russo Luigi, ma in realtà erano riconducibili alla famiglia Vargas.

Redazione

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