AVERSA: Via di Iasi, piantumati lecci, aceri campestri e querce
“Al via, questa mattina, la piantumazione degli alberi in via Vito di Iasi”. Lo ha detto il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco che ha compiuto un sopralluogo sul cantiere ed un incontro con i tecnici e la ditta. “Sono già stati montati i corpi illuminanti ed i pali della nuova illuminazione che questa sera sarà accesa e con i nuovi alberi siamo in dirittura d’arrivo al completamento del restyling di via di Iasi”. Con la sistemazione di via Vito di Jasi e del tratto di Via Roma fino a Porta Napoli l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco
sta ponendo in essere la riorganizzazione del punto di confluenza tra via Roma e via Vito di Jasi. “L’importante arteria cittadina – ha spiegato il primo cittadino – sta assumendo una nuova conformazione con la riorganizzazione della sosta auto con conseguente riduzione della carreggiata mediante la creazione di aree per la sosta e per l’interazione sociale ottenuta con l’ampliamento del marciapiede”. “Particolare attenzione alla sicurezza – sottolinea Sagliocco – con l’inserimento di elementi per la sicurezza e per la funzionalità dell’ambiente urbano e la riprogettazione dei percorsi pedonali anche per disabili. La strada– conclude – è resa più bella all’aspetto con l’inserimento di elementi di arredo urbano ed, in particolare, di panchine, di cestini portarifiuti senza dimenticare il verde con la piantumazione di alberi”. E proprio la piantumazione degli alberi è cominciata questa mattina. Si tratta di specie autoctone che vanno dall’acero campestre, al leccio, dalla quercia al bagolaro ed al tiglio che oltre fornire un abbellimento per la strada svolgono anche una funzione ecologica di emissione di ossigeno. “Sono state evitate – ha spiegato Sagliocco – specie esortiche rispettando la biodiversità dell’origine dei luoghi. Le piante piantumate sono adatte al nostro ambiente mediterraneo caldo e di media aridità e sono state pinatente nella migliore condizione possibile per svilupparsi e vegetare”.