Casaluce, l'opposizione critica il Comune sull'abbandono e rogo dei rifiuti
Il comma 2. dell’art.3 della Legge Regionale n. 20 del 9 dicembre 2013, obbliga tutti i Comuni della Campania ad istituire ed a pubblicare sul Sito Istituzionale dell’Ente, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della suddetta legge, il Registro delle aree interessate ad abbandono e rogo di rifiuti. In pratica, i Comuni dovrebbero effettuare la mappatura del territorio in modo da individuare i siti interessati all’abbandono e rogo di rifiuti e, in base ai dati in possesso, stabilire quali sono le aree da sottoporre a bonifica e quali sono i terreni che possono continuare o meno ad essere adibiti a coltivazione.
“Ebbene – fanno sapere i consiglieri di opposizione – a distanza di un anno e tre mesi dall’entrata in vigore della legge, nonostante risulti che il Comando di Polizia Municipale, da sopralluoghi effettuati nel territorio comunale, abbia già trasmesso al Responsabile comunale del settore l’elenco dei siti aggiornati interessati ad abbandono e rogo di rifiuti, accertandone quindi l’esistenza, il Comune di Casaluce non ha ancora ottemperato, e riteniamo che questo sia un fatto molto grave, visto e considerato che la situazione del territorio per ciò che riguarda l’argomento trattato è alquanto critica, in particolar modo nell’ultimo periodo dove sono state individuate e segnalate anche attraverso la stampa locale, varie discariche ed episodi di roghi di rifiuti, uno dei quali, recentemente, di vaste dimensioni, avvenuto proprio in un sito segnalato più volte e di cui l’amministrazione comunale era perfettamente a conoscenza”.
“La situazione non è più sostenibile – tuonano gli esponenti di ‘Vivi Casaluce’ – i cittadini non ne possono più di vivere in queste condizioni sapendo di essere circondati quotidianamente da vere bombe ecologiche pronte ad esplodere in qualsiasi momento e che tutto ciò avviene nelle immediate vicinanze di campi adibiti a coltivazione di prodotti agro-alimentari che alla fine, vanno a finire sulle tavole di tante famiglie, con le conseguenze che tutti conosciamo, ed è per questo – continuano i consiglieri di minoranza – che abbiamo deciso di segnalare immediatamente la questione alla Regione, al Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente, all’A.R.P.A. regionale e provinciale, al Sindaco di Casaluce Responsabile in qualità di Autorità sanitaria locale e, per conoscenza, alla Prefettura di Caserta”.
La lettera, corredata da dettagliata ed inconfutabile documentazione fotografica, a firma del gruppo consiliare ‘Vivi Casaluce’, è stata protocollata ieri mattina in Comune. Nel documento, si chiede al Nucleo Operativo Ecologico del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente un intervento urgente a seguito “di un ulteriore gravissimo episodio di rogo tossico di vaste dimensioni al Rione Casalnuovo di Casaluce, recentissimo e di cui si allega articolo, già segnalato dallo stesso sito in data 15.02.2015 di cui si allega articolo”.
Infine – conclude il documento – “malgrado quanto segnalato, il Gruppo di opposizione, sensibile all’argomento di cui trattasi, nell’interesse collettivo, cogliendo l’importanza delle Leggi richiamate e con spirito di totale collaborazione, elenca anche aree eventualmente non ancora rilevate, al fine di scongiurare il ripetersi di episodi di roghi tossici, allegandone documentazione fotografica”.
Ora, alla luce di quanto segnalato, ed in virtù di quanto dettato al comma 10. dell’art. 3 della Legge Regionale in questione, la Regione, una volta accertati i fatti, potrebbe avanzare nei confronti del Sindaco di Casaluce, formale diffida ad adempiere.