Gita da brividi alle falde del Vesuvio. Le associazioni vittime della strada: “Si indaghi sulla vicenda, occorre fare chiarezza”
Abbiamo appreso, con grande raccapriccio, del grave rischio corso da un gruppo di studenti di un istituto di Marano di Napoli (si tratterebbe del “Carlo Levi”). Stando alle notizie, i freni dell’autobus, noleggiato dalla scuola e sul quale viaggiavano circa una trentina di studenti, avrebbero
smesso di funzionare e le portiere si sarebbero improvvisamente spalancate, rendendo il mezzo non più controllabile. Riteniamo fondamentale che si indaghi fino in fondo sulla vicenda.
Ci chiediamo, in modo particolare:
- se la dirigenza dell’istituto scolastico abbia provveduto ad avvertire la polizia locale, per i controlli, da effettuare immediatamente prima della partenza, sul mezzo e l’autista;
- se, avvertita, la polizia locale di Marano abbia effettivamente eseguito tali controlli;
- se, nel caso la documentazione relativa al mezzo risultasse, almeno apparentemente, regolare, la Motorizzazione abbia eseguito un’effettiva, accurata, revisione.
Solo a titolo di cronaca: nei mesi scorsi, l’istituto “Carlo Levi” è stato contattato dalle associazioni scriventi, in vista di una possibile organizzazione di corsi sulla sicurezza stradale; la risposta è stata che non c’era il tempo disponibile per tale tipo di attività.
Alberto PALLOTTI, presidente nazionale dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada-onlus (AIFVS)
Silvana TAVOLETTA, presidente dell’Associazione mamme coraggio e vittime della strada (AMCVS)
Giuseppe BRUNO, presidente dell’associazione “Vittime della strada A16-uniti per la vita”