Napoli, carce Poggioreale: il Procuratore Roberti presenta "Terra del Vento" di Pino De Maio
Dopo l’incontro all’Istituto Penale per Minorenni di Nisida, lunedì 30 marzo alle ore 10 presso la Casa Circondariale di Poggioreale si terrà un nuovo incontro con i detenuti per discutere del libro “Terra del vento” (Spazio Cultura Italia) di Pino De Maio con la prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti. Sarà presente oltre l’Autore e il Procuratore Nazionale Antimafia, il Direttore della Casa Circondariale Antonio Fullone.
La presentazione si svolgerà con un gruppo di detenuti che ha letto il libro. E’ il secondo appuntamento di un tour che porterà De Maio nelle carceri di tutta Italia per raccontare il messaggio di speranza e di riscatto di Ciro, il protagonista del romanzo. Un ragazzo prima e poi uomo, che si fa portavoce della maggioranza degli abitanti di Scampia e delle zone limitrofe, fatta di persone desiderose di vivere onestamente e nel rispetto della legge. Mentre le istituzioni si mostrano incapaci di dare risposte alla voglia di normalità dei residenti, chiusi in una rabbia soffocata da un eterno silenzio. Un maledetto silenzio senza speranza.
“Terra del vento” è un viaggio che parte da Scampia, 167, Rione Don Guanella e tutti quei luoghi della periferia nord di Napoli, simbolo del degrado nazionale e del fallimento delle politiche di edilizia, e non solo, degli ultimi 50 anni. Che passa per l’Istituto penale per minorenni di Nisida, “diventato, grazie al direttore Gianluca Guida, all’artista Pino De Maio, e ai tanti bravi e solerti educatori che vi operano instancabilmente e ne fanno un istituto modello” – come scrive il Procuratore Franco Roberti – “luogo di riscatto e riabilitazione per i ragazzi detenuti”. Ma non solo. Attraversa i luoghi più oscuri dell’animo umano, per conquistare il sogno americano, New York.
L’Autore, dopo 20 anni di ininterrotta attività, al fianco dei minori della sua città, trascorsi ad ascoltare le loro storie e cercare di contrastare l’odio con la passione e la musica, ha deciso di raccontare la storia di Ciro. Un nome di fantasia ma che si fa portavoce delle centinaia di minorenni che hanno la sola colpa di nascere nel posto sbagliato e costretti ad affrontare una vita tutta in salita.
Il bene e il male, l’amore e l’odio, lo Stato e l’antistato, i diavoli e gli angeli sono costretti a convivere e cercare il “giusto equilibrio” perché anche se i pensieri volano, i piedi di questi ragazzi restano incollati a terra. Le parole questa volta però diventano pretesto di rivoluzione interiore. Prima quelle delle persone perbene, degli esempi positivi, eroi e martiri, e poi quelle finalmente di Ciro, riescono a trascinare lo stesso protagonista verso il riscatto.