Napoli. “A pugni stretti”, il libro di Giorgio Anastasia
Giorgio Anastasia, poeta italiano, presenta il suo primo libro “di carta” che fa seguito alle innumerevoli edizioni digitali e agli inediti reading performativi che hanno raccolto sin qui la sua produzione poetica.
A Pugni Stretti, illustrato in esclusiva dallo stile ultra-pop dell’artista Antonia Bonetti che firma la copertina, è pubblicato da evaluna Edizioni.
La prima edizione di A Pugni Stretti (che conta 150 copie, tutte numerate, datate e firmate dall’autore) è stata sold out poco più di un mese dopo la sua prima presentazione (12 dicembre 2014).
La seconda, e speriamo ancora più fortunata edizione, sarà sempre firmata dall’autore con una speciale dedica durante la presentazione. Oltre alla nuova rinnovata veste grafica, è stavolta in formato tascabile; contiene una selezione di versi tratti da un corpus vastissimo di poesie raccolte nel blog “ A Pugni Stretti Storie di un’esistenza a margine”.
L’autore si concentra esclusivamente sul tema amoroso.
Colto nella sua accezione più stringente e più ricca di pathos – l’amore desiderato, drammatico, sotto tortura, negato, rubato, strappato, rammendato, mai sopito ed infine dilapidato per futili motivi o per resistenze arcaiche – il sentimento che regola quasi tutte le azioni umane viene presentato con versi struggenti, dalla grana emotiva altissima, secchi o suadenti a seconda della situazione: in ogni lirica, scavano un segno indelebile nel lettore – donandogli nuove prospettive, la forza di osare con l’amata o l’amato e, sovente, la commozione o l’estasi.
A Pugni Stretti, in realtà, è un vero e proprio passepartout: perfetto da regalare agli ex, ai futuri amanti, ai migliori amici e soprattutto perfetto per qualsiasi tipo di relazione amorosa (omosessuale, pansessuale, bisessuale) perché (e non è cosa da poco) canta l’amore senza imprigionarlo in patenti differenze di generi. A Pugni Stretti – meglio ancora di altra poesia, un genere comunque in rivalsa anche in Italia – si presta di continuo alle riletture. Squadernandolo è possibile trovare, grazie ad un oracolo, di tempo in tempo la risposta ai propri stati d’animo in subbuglio. Compulsandolo di mattina presto o di sera tardi, ha sempre pronta una poesia adatta ad essere cantata alla persona che si ama in quel momento (o quella che si è amata da una vita intera).
Antonio Spagnuolo, poeta e mentore di Giorgio Anastasia – dalla prefazione al volume: “La capacità di mettere in primo piano tanto la narrazione, nella concretezza dell’accadimento, quanto l’applicazione sulla parola, vissuta o rivissuta nel clima della necessità, si fa spazio ad intendere le aggregazioni dell’ironia con la memoria, del sospeso con il labirinto, della musica con la ferita.”
Lia Polcari, editrice: “La poesia di Giorgio Anastasia nel suo essere intrigante, romantica, dirompente, malinconica ha corpo, sangue, respiro, non scende mai a compromessi; è cosa narrata. Poeta non poeta, Giorgio Anastasia, narra con i suoi versi schegge di vita raccolte per strada come nelle pieghe di un letto. 97 istantanee di vita dove traspare evidente il riferimento a
Rimbaud, Bukowski, Ferlinghetti.”
Diana Marrone, curatrice del volume (dalla quarta di copertina): “Un fare sereno e take-it-easy insieme come se si muovesse sempre flessuoso ai ritmi di una ballata reggae. Alto, una cascata di riccioli castani, Giorgio Anastasia, studi in sociologia, nasce a Potenza 42 anni fa, vive a Napoli e l’attraversa in ogni dove (ed oltre) animando fanzine letterarie nate nelle affollate copisterie del centro Antico, creando e partecipando a gruppi di poesia, teatro e scrittura ipertestuale. Scrivendo e declamando, coinvolge musicisti e performer in sessioni urlate, tragicomiche, surreali ed ironiche insieme, dai titoli onomatopeici in tutto e per tutto (Hash Poetry, Grida quando Bruci, Broccoli di Natale…). Di giorno è un programmatore, di sera legge i tarocchi agli amici che vengono da lontano e frequenta gallerie indie dove ha cominciato a collezionare arte. Di notte, nell’intimità della sua stanza segreta, il poeta Giorgio da oltre vent’anni non ha mai smesso di scrivere raccolte con titoli evocativi. La prima ai tempi di Facebook è Camera Buia: ha attraversato le bacheche dei suoi fan insieme a consigli per gli ascolti. A Pugni Stretti, la sua seconda, è un diario d’amore da cui distillare ogni giorno un verso o una lirica da dedicarsi o da dedicare alla passione del momento. Sta già scrivendo la terza.”
Venerdì 17 aprile 2015, ore 19
Marotta & Cafiero store – Teatro Bellini
Napoli