Napoli. Calato nuovamente il silenzio sull’area dell’ex gasometro al Vomero
“Il 20 marzo scorso un incendio scoppiato nell’area dell’ex gasometro al Vomero aveva finalmente portato all’attenzione della pubblica opinione le annose questioni legate alla destinazione di quell’area e alla mancata realizzazione del parco agricolo”, ad affermarlo Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.
“A distanza di oltre tre settimane dal grave episodio, con fiamme che lambirono pericolosamente anche alcuni fabbricati, creando notevole paura, dopo i soliti rituali d’impegni e di promesse, non si è saputo più nella sulla ripresa dei lavori e sul loro completamento. In poche parole è di nuovo calato il silenzio. Si tratta – precisa Capodanno – di una delle tante opere annunciate, specialmente nell’ambito del recupero del verde pubblico, nell’area collinare del capoluogo partenopeo. La realizzazione di un parco agricolo urbano che sarebbe dovuto sorgere, ma il condizionale a questo punto è d’obbligo, visto che sono passati circa vent’anni dall’inizio di questo tormentone, nell’area dell’ex gasometro, posta tra viale Raffaello e salita Cacciottoli”.
“Nel marzo del 2011, dopo varie traversie, – ricorda Capodanno – il parco fu finalmente presentato in pompa magna alla stampa, nel mentre erano da poco iniziati i lavori per la sua realizzazione, lavori che sarebbero dovuti durare sei mesi. Invece da allora sono passati oltre quattro anni e del parco non si è saputo più nulla. Lustri d’attesa, oltre due milioni di euro a suo tempo finanziati ma a tutt’oggi ancora non è dato sapere se e quando vedrà la luce questo parco che doveva sorgere su di un’area acquisita dal Comune di Napoli di circa 14mila metri quadrati, area che fino agli anni ’80 era stata occupata da una campana gassometrica e dalle relative attrezzature per il funzionamento – puntualizza Capodanno –. Pur conoscendo la lentezza della macchina comunale non si riescono a comprendere né a conoscere i motivi per i quali i lavori non sono stati portati avanti fino al completamento dell’opera”.
“Il parco era stato progettato su un’area vincolata, che precedentemente apparteneva ad un privato, e su una parte della quale si voleva realizzare un parcheggio interrato. Dopo una serie di battaglie sostenute dai residenti e dalle associazioni, il Comune di Napoli elaborò una variante per un progetto di riqualificazione, variante approvata con deliberazione consiliare n. 44/2001 e deliberazione di Giunta comunale n. 2365/2002. Successivamente con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n. 529 del 24 settembre 2004 la stessa variante fu approvata anche dalla Regione Campania. Molti si chiedono perplessi, – conclude Capodanno – visto il silenzio calato di nuovo sulla vicenda, se il progetto del parco agricolo, pubblicato all’epoca anche nelle cartografie del sito internet del Comune di Napoli, sarà mai realizzato. A questo punto è auspicabile, pure alla luce degli ultimi eventi, che si faccia finalmente chiarezza sull’intera vicenda”.