Napoli. La Nascita: le contaminazioni linguistiche del compositore partenopeo Carlo Mormile

Carlo Mormile_2Un incontro tra musica e poesia. Un’operazione di contaminazione linguistica che accosta classico e world music. Un percorso di scoperta, quello della nascita, che l’abbandono di alcune modalità di vita e la genesi di nuove forme dello spirito.

La pubblicazione n. 14 della factory culturale Konsequenz è un’operazione suggestiva e sorprendente: La Nascita, nuovo lavoro di Carlo Mormile con l’ Orchestra Collegium Philarmonicum diretta da Gennaro Cappabianca. Bordini, Febbraro, Marziaoli, Sorrentino e Toni, più un riferimento a Novalis, sono i poeti che hanno ispirato la scrittura di Mormile: un lavoro compositivo originale e anomalo, affidato – come sottolinea Renzo Cresti nelle note di presentazione – a “un’ottima compagine che sa presentare i suoni in maniera gradevole, mai spigolosa, vivace e partecipata“.

Diplomato in pianoforte e poi in composizione, musica corale e direzione di coro, Carlo Mormile annovera tra i suoi maestri Bruno Mazzotta, Franco Donatoni, Jean Baptiste Barriere, Ennio Morricone e Carlo Savina. Ha insegnato Teoria e Solfeggio, Armonia Complementare, Armonia, Contrappunto, Fuga e Composizione, attualmente è docente di Musica Corale e Direzione di Coro al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Autore, esecutore e saggista dai vasti orizzonti musicali, che spaziano dal teatro di prosa alla musica contemporanea, Mormile presiede dal 2002 l’Associazione Collegium Philarmonicum, la cui orchestra è protagonista della Nascita, diretta da Gennaro Cappabianca: “La sua direzione è stata preziosa vista la sua consolidata esperienza di sala di registrazione, che si è manifestata non solo nell’atto esecutivo ma anche nel lavoro di missaggio, di notevole complessità. L’Orchestra Collegium Philarmonicum, come tutte le orchestre, vive eseguendo repertori tipici del mercato della musica colta. La novità di questo disco è nella gestione della scrittura musicale che all’ascolto risulta semplice, ma cela una certa complessità che non si riscontra nei repertori classici. Sono soprattutto le strutture ritmiche che adopero a non essere consuete per gli orchestrali. Tuttavia questa è la tipica dialettica autore-esecutore che spero abbia dato vita ad un prodotto di piacevole ascolto“.
Nella Nascita spiccano due personalità importanti, la voce di Daniela Del Monaco, le percussioni di Ciccio Merolla, la prima proveniente dall’ambiente classico, il secondo noto per le sue frequentazioni nei campi etno-funk, pop e jazz. Dichiara Mormile: “Quando eravamo studenti del Conservatorio conobbi Daniela, voce recitante in alcuni brani di un mio amico: era una voce che m’impressionò subito. Alcuni anni dopo ebbi l’occasione di scrivere un brano per lei che fu rappresentato alla mostra di Futuro Remoto. Quando ho cominciato a scrivere i brani per La Nascita non ho pensato subito a lei, ma alla fine del lavoro compositivo mi sono accorto che in maniera inconsapevole immaginavo proprio la sua voce. Ho scelto Ciccio Merolla perché, in un lavoro che ha al suo interno un manifesto processo di contaminazione linguistica, l’apporto di un musicista di altro tipo di estrazione musicale fornisce un contributo particolare che mi auguro sia rilevabile all’ascolto”.

Redazione

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