Quarto. A lezione di educazione stradale con l’associazione La Fenice e la Protezione Civile
Piacevole, interessante, istruttiva è stata la lezione tenuta da alcuni agenti della Polizia Municipale agli alunni delle classi 5e del plesso “Paolo Borsellino” nell’ambito del progetto “Impariamo con la Protezione Civile” promosso dal gruppo comunale di Protezione Civile e dall’associazione La Fenice.
I bambini sono stati attenti, ma soprattutto hanno dimostrato una buona padronanza delle regole del codice della strada. “E’ una sorte di Bibbia per tutti coloro che usano queste zone delle città – sottolinea il maresciallo Gaetano Casolaro – Contiene tanti articoli la cui osservanza contribuisce alla pacifica convivenza tra le persone. Noi vigiliamo sul loro rispetto ed in questa direzione sono utili anche incontri come questi in cui li esponiamo a voi che rappresentate il futuro della società”. La promozione è la migliore forma di prevenzione dei pericoli, dei negativi comportamenti che possono avere conseguenze dannose per l’incolumità dell’individuo, sia esso automobilista, ciclista o pedone.
“Questi ultimi devono assolutamente camminare sul marciapiede – chiarisce l’agente Vincenza Giancola – Se non c’è devono usare il margine estremo della carreggiata, ma nella direzione opposta ai veicoli così da vederli bene, chiaramente e procedendo sempre in fila indiana. Devono attraversare sulle apposite strisce e sempre guardando che non ci siano veicoli provenienti in entrambi i sensi di marcia. Mai farlo in maniera obliqua e troppo lentamente. Il pedone è un utente debole, quindi, più tutelato, ma ha comunque degli obblighi da rispettare”.
E’ passibile di sanzioni e non ha sempre la precedenza. Massima attenzione, quindi, perché basta un attimo a cambiare, in maniera indelebile, il corso della propria vita. “E’ importante conoscere perfettamente il mezzo che si usa – ricorda l’agente Andrea Santoro – Devono essere sempre efficienti. Vale per le automobili, per gli scooter ed anche per le bici. Queste devono avere le ruote perfettamente gonfie e con freni funzionanti. Non è possibile usarle in due, a meno che non sia un maggiorenne a trasportare un bambino piccolo nell’apposito sediolino ed omologato”. L’uso del casco non è obbligatorio, ma è consigliabile adoperarlo (allacciato, non semplicemente poggiato) perché protegge la testa in caso di impatti con l’asfalto, altri mezzi e mura. Questi ed altri preziose informazioni sono state fornite, anche lunedì, nella medesima lezione tenuta presso la scuola “Giovanni Falcone”.