Napoli. Newco Atitech Manufacturing acquisisce Alenia Capodichino
(askanews) – E’ la newco Atitech Manufacturing srl la società che ha provveduto all’acquisizione del ramo d’azienda di Alenia su Capodichino a Napoli. L’annuncio ufficiale oggi da parte di Gianni Lettieri, presidente di Atitech SpA e presidente e ad di Meridie SpA, che ha illustrato alla stampa le articolazioni dell’acquisizione.
La newco Atitech Manufacturing srl è partecipata al 75% dalla Manutenzioni Aeronautiche Srl (controllata da Meridie) e al 25% da Alenia Aermacchi SpA. L’atto di cessione, siglato la settimana scorsa dal notaio Stefano Santangelo, avrà efficacia a partire dal 1° giugno prossimo e prevede la cessione in favore di Atitech Manufacturing del ramo d’azienda di Alenia composto, tra l’altro, da uno stabilimento produttivo (il Sito Industriale Capodichino, situato nell’area aeroportuale a nord dello scalo partenopeo), da 178 risorse (di cui 129 operai, 48 impiegati e 1 quadro) e dal complesso di attività e passività tra cui immobilizzazioni, attrezzature, passività, TFR e debiti verso il personale, per un controvalore di un euro, pari al netto patrimoniale del ramo alla data del 31 dicembre 2014.
Nell’ambito del contratto le parti hanno previsto che la newco si impegnerà a coprire integralmente costi di adeguamento del sito industriale di Capodichino (ai fini della normativa antisismica) per un importo pari a circa 2,5 milioni di euro oltre che a farsi carico degli oneri per formazione e l’addestramento del personale, investimenti in infrastrutture, attrezzature, adeguamento impianti e ICT per un totale di 11,9 milioni.
Lettieri ha assicurato che per i 178 lavoratori di Alenia che passeranno alla newco Atitech Manufacturing sarà mantenuto il contratto di lavoro da metalmeccanici (i dipendenti Alenia, invece, hanno un contratto dei trasporti) e annunciato che “dopo il primo giugno discuteremo con i sindacati il premio di produzione 2016“.
L’impegno della newco è di aumentare l’occupazione che, nell’arco di 5 anni, porterà i lavoratori da 178 a 499 con un piano di assunzioni che prevede 230 lavoratori nel 2016, 295 nel 2017, 340 nel 2018, 395 nel 2019 e 499 nel 2020. Parallelamente, Atitech manterrà il livello di lavoratori a quota 501 fino al 2020 (di questi 501, 335 sono operai indiretti, 52 di staff, 10 operai ingegneri) in modo che fra cinque anni l’organico complessivo Atitech + Newco raggiungerà le mille unità.
“Abbiamo concluso l’iter per la creazione di un polo internazionale delle manutenzioni e delle revisioni basato a Napoli” ha detto Lettieri ricordando di aver cominciato a lavorare in questa direzione nel 2009. Il prossimo obiettivo è molto ambizioso. “Abbiamo avviato un confronto con Etihad per diventare manutentori europei della compagnia” che, attualmente usufruisce di società di manutenzione a Dubai. Lettieri ha inoltre riferito che Finmeccanica “ha fornito assicurazioni in merito al futuro.
Se il piano dovesse andare male nei prossimi due anni – ha spiegato – Finmeccanica si è impegnata a riprendere il ramo d’azienda che ora cede“. Quanto poi alle pesanti critiche arrivate dalla candidata alla presidenza della Campania del M5S, Valeria Ciarambino, e dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni (che hanno incontrato i lavoratori di Alenia sostenendoli per lo stato di agitazione in atto dalla settimana scorsa) Lettieri è stato durissimo: “Parlano senza sapere. Fanno sciacallaggio politico. Capisco che ci troviamo in campagna elettorale, ma i fatti sono diversi da come li descrivono loro“.
Maurizio Landini, oggi all’Alenia di Napoli dopo una sosta alla Whrilpool di Carinaro, non sapeva nulla della chiusura dell’acquisizione del ramo d’azienda effettuata la settimana scorsa. Il leader Fiom ha detto che se da un lato non esistono “elementi pregiudiziali”, dall’altro è ovvio che “chi si assume responsabilità del futuro di tanti lavoratori deve offrire garanzie”. “Han fatto i conti senza l’oste – ha aggiunto – l’azienda senza lavoratori non funziona. Bisogna avviare un tavolo vero a tutela delle competenze e delle professionalità dei lavoratori. Di questo vogliamo discutere”.