Napoli. Strage Secondigliano, omicida aveva in casa kalashnikov e due machete
(askanews) – Aveva in casa anche un fucile mitragliatore AK 47 Kalashnikov, con matricola abrasa e illegalmente detenuto oltre a due machete e a munizionamento vario, Giulio Murolo, l’infermiere 48enne che ieri a Napoli ha ucciso quattro persone e ferite altre sei.
A scoprirlo la polizia che ha svolto una serie di accertamenti preliminari all’interno dell’abitazione dell’omicida in via Napoli a Capodimonte nel quartiere Miano. L’uomo nascondeva il Kalasnikov sotto il letto. Sulle armi rinvenute sono in corso verifiche balistiche. Murolo, quindi, oltre ai reati già contestati: duplice omicidio volontario, strage, resistenza a pubblico ufficiale e spari in luogo pubblico, è stato denunciato per detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione. Sono in corso gli approfondimenti investigativi della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Scampia – informa la Questura – necessari alla ricostruzione dettagliata dell’evento anche per delineare meglio le responsabilità penali dell’uomo.
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