Napoli. Vomero, La compagnia “Passioni teatrali” si presenta…
La Compagnia “Passioni teatrali” nasce, alla fine degli anni ’70, in un noto club vomerese, il TTC, dal sodalizio artistico tra Silvana Buttafarri e Gennaro Capodanno, sodalizio cementatosi successivamente anche nella vita. All’inizio la compagnia opera tra gli stessi soci del Club, guidata dall’autore-regista Angelo Fusco.
Tra i partecipanti a quelle prime esperienze vi sono giovani attori ancora poco noti al grande pubblico, quali Gino Rivieccio, Luigi Petrucci e Tilde De Spirito. Tra i primi lavori portati in scena, la cab-sceneggiata, “Zappa, Tore”, nuovo genere teatrale inventato proprio da Angelo Fusco, che riscuote grande successo. In occasione del decennale della morte dell’autore-regista la compagnia ripropose questo lavoro per ricordare il grande maestro. Negli anni “Passioni teatrali” si è battuta anche per la ricerca di nuovi spazi teatrali da destinare alle nascenti compagnie, con la proposta, ancora non attuata, di destinare almeno una struttura nel capoluogo partenopeo alle compagnie filodrammatiche, presenti in gran numero a Napoli e provincia. Inoltre con le sue rappresentazioni, tratte sempre dal repertorio napoletano, pescando frequentemente tra autori meno noti, ha lanciato diversi talenti artistici, che altrimenti non avrebbero trovato facilmente spazio nell’attuale scarno panorama teatrale napoletano. Gli attori della compagnia, quasi tutti vomeresi, come i due fondatori, hanno nel tempo trovato un grande affiatamento, anche se continuamente si aggiungono nuovi elementi, sicché si può tranquillamente affermare che la compagnia costituisce una vera e propria scuola di teatro dal vivo sotto la sapiente regia di Silvana Buttafarri e la direzione artistica di Gennaro Capodanno.
Il 21 maggio prossimo la Compagnia torna in scena con un musical originale in due tempi, scritto dalla stessa Silvana Buttafarri, dal titolo “Accadde negli anni ’60…”. Ben 27 gli attori impegnati in questo lavoro. Inoltre un’altra ventina di persone costituiscono il cast che si occupa delle musiche, delle coreografie, delle scene, dei costumi, del trucco, della sartoria e di quant’altro necessità per il funzionamento della compagnia. Inoltre, al fine di favorire la presenza di giovani tra gli spettatori, vengono proposti prezzi molto contenuti, rispetto a quelli abituali praticati per spettacoli teatrali, nonostante il forte impegno finanziario richiesto dall’allestimento. La prospettiva futura è di portare questo lavoro in giro anche durante il periodo feriale di luglio ed agosto, entrando anche nei circuiti regionali e comunali. Passando al lavoro messo in scena, questa volta la Compagnia ha scelto un testo brillante, un commedia con musiche, ambientata negli anni ’60, in una delle tante scuole napoletane alla ripresa delle attività didattiche. Situazioni tipiche con studenti che s’innamorano delle proprie coetanee ma anche infatuati di qualche insegnante e, perciò, disponibili anche… a farsi bocciare. Insegnanti che amoreggiano tra di loro, e, su tutti, una preside che coglie ogni occasione per sfoggiare la propria…“coltura”, tra le risate di discenti e docenti. Il tutto intervallato da musiche e balletti che riecheggiano i maggiori successi di quegli anni e che si concludono con il Mak P, la classica festa che, al termine del quinto anno di scuola superiore, chiudeva l’anno scolastico cento giorni prima della fine delle lezioni.
Tra gli interpreti da segnalare la stessa Silvana Buttafarri, nel ruolo della preside, Renata Amabile, Rossella Argo, Ugo Bardi, Sasà Bratti, Annamaria Cretella, Vittorio Forgione, Luciano Iannone, Rino Pappagallo, Benedetto Pepe, Giuseppe Piccolo junior, Ada Punzo, Anna Scardi, nonché un folto gruppo di ballerine e ballerine, tra i quali si segnalano Dalila Di Stefano e Christian La Sala, che danno vita ad un susseguirsi di canzoni e di balletti, per la delizia degli spettatori. La regia è di Maurizio Fiorillo. Le musiche, tutte dal vivo, saranno eseguite dall’orchestra diretta dal maestro Bruno Vitale. Le coreografie sono di Sabrina Laloè, mentre audio e luci sono curati da Giovanni Cappetta. Le scene sono state realizzate dai laboratori Malavolta, il trucco è curato da Luciano Carino e la sartoria è affidata ad Annamaria Di Leva. Direttore di scena è Marco Amabile. La direzione artistica è di Gennaro Capodanno, che cura anche l’organizzazione dell’evento.