Regionali 2015. Beni culturali al primo posto, l’ambizione di Elio Buono

Da sinistra Elio Buono, candidato Pd alla Regione e Nando Uliano, sindaco di Pompei
Elio Buono, candidato consigliere regionale PD e Nando Uliano, sindaco di Pompei

La Regione Campania può diventare la cabina di regia tra Mibac, Soprintendenze ed Enti pubblici nella gestione dello straordinario patrimonio culturale. A farsi portavoce di questa istanza è il candidato Pd al Consiglio della Regione Campania, Elio Buono, attualmente capogruppo dei democrat di Pozzuoli.

Impegnato nel suo tour elettorale, Elio Buono nella serata di sabato ha ribadito con il Sindaco di Pompei, Nando Uliano, il legame tra i due territori accomunati dalla forte presenza di beni archeologici, ma con criticità che tuttavia ne precludono la piena valorizzazione anche a fini turistici ed economici. “Turismo e cultura devono viaggiare nella stessa direzione per garantire diffusione di conoscenze e sviluppo di posti lavoro – afferma – Il patrimonio culturale deve diventare una leva fondamentale per la crescita dei nostri territori. L’apertura dei siti può essere realizzata e favorita, esportando laddove possibile il ‘modello Pozzuoli’, con il distacco dei dipendenti e degli organici disponibili in base ad accordi con le pubbliche amministrazioni”.

È proprio dei giorni scorsi la notizia del rinnovo del Protocollo di intesa, firmato tra Comune di Pozzuoli e Soprintendenza, che garantisce di fatto l’apertura costante dell’Anfiteatro Flavio. Elio Buono si fa portavoce in ambito regionale delle esperienze positive realizzate nel corso degli ultimi anni nell’area flegrea, sottolineando la necessità di allargare la gestione dei siti ai privati e di favorire un’occupazione diffusa di giovani, associazioni e cooperative impegnate nell’erogazione dei servizi turistici, da affidare con bandi ad evidenza pubblica.

Nell’ottica di diffondere la conoscenza e l’amore per luoghi di rara bellezza e per un patrimonio unico al mondo, Elio Buono propone, inoltre, di incoraggiare la mobilità turistica e di creare una rete ricettiva più articolata. “Vanno istituiti biglietti integrati, validi in diversi distretti archeologici e della durata di più giorni – aggiunge – in modo da aumentare il numero di visitatori nei siti di maggiore attrazione che al momento sono fruibili e trattenerli il più possibile sul territorio, oltre la durata della singola visita”.

Redazione

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