Roma. Croce Rossa Italiana, Caracciolo: “Rivedere l’intero sistema legislativo”
“Se la confusione regna sovrana è più semplice per chi agisce in mala fede determinare le azioni utili a creare caos, stesso caos che lascia spazio a margini d’azione. Mi domando quale è lo statuto attualmente in vigore in croce rossa? E soprattutto è possibile mai che chi ha un contenzioso cosi consistente con i dipendenti gestisca ancora la croce rossa?” Queste le affermazioni del Dott. Leonardo Aniello Caracciolo, volontario CRI già Presidente del Comitato Provinciale Caserta nell’ambito dell’incontro sui danni della legge di riordino della Croce Rossa svoltosi a Palazzo Madama a cui hanno preso parte Associazioni, sindacati e lavoratori della CRI e nel quale è stato sottolineato in maniera unanime il carattere dannoso della privatizzazione selvaggia portato avanti dal decreto legislativo 178 del 2012.
Caracciolo si è soffermato anche sulla totale mancanza di pluralismo e sulla drammatica situazione di molti dipendenti civili e militari che hanno visto cancellare l’intero corpo militare della Croce Rossa.
“Se questa CRI è, di fatto, già commissariata, chiedo – ha concluso Carcciolo – che i Ministri ne prendano atto, perché oggi la CRI non è né pubblica né privata ma è un ibrido“. A margine dell’incontro è stato firmato da tutti i partecipanti un documento nel quale si chiede al Governo “di rivedere i termini dell’attuale progetto di riorganizzazione della CRI“, che verrà consegnato al Presidente Renzi e ai Ministri Lorenzin e Pinotti.