(VIDEO) Marcianise. False certificazioni di revisione: arrestato un 57enne
Questa mattina, i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, in collaborazione con il personale della locale Compagnia dei Carabinieri, hanno dato esecuzione, in Marcianise, all’ordinanza cautelare (arresti domiciliari) emessa dal GIP presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei confronti dell’indagato FISCONE Andrea, nato a Marcianise il 9.5.1958, per una serie di ipotesi di reato di falso ideologico (artt. 81 cpv 479 c.p.).
L’attività investigativa che ha portato al provvedimento cautelare ha avuto ad oggetto il delicato settore delle certificazione per revisioni di veicoli in provincia di Caserta ed è stata condotta, tra gli anni 2011 e 2013, dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura (aliquota Carabinieri), che si è giovata della collaborazione tecnica di personale della Motorizzazione Civile In particolare, a seguito di denuncia sporta da un privato cittadino, si è accertato che l’odierno arrestato, titolare di ben sei centri di revisione in provincia di Caserta, era solito rilasciare attestati nei quali certificava falsamente l’avvenuta revisione di veicoli presso le proprie officine.
I controlli oggetto di certificazione non venivano invece svolti, ma solo attestati a fronte della mera produzione di documenti, senza alcun effettivo controllo. Si è accertato che, in alcuni casi, il FISCONE, eccedendo anche dai limiti della licenza, interveniva su veicoli pur in assenza delle previste autorizzazioni. Tali circostanze venivano documentate con numerosi servizi di osservazione, nonché con videoriprese, dalle quali era chiaramente visibile che taluni clienti effettuavano la revisione senza aver neppure bisogno di accedere con il veicolo all’interno della struttura.
Il FISCONE praticava, ovviamente, un prezzo inferiore rispetto alla concorrenza (fermo restando il pagamento dell’importo della tassa statale): in tal modo egli risparmiava sui tempi, nonché sull’usura dei materiali e della strumentazione in dotazione alle sue officine. Nel corso delle indagini sono state accertate circa mille revisioni irregolari, con conseguenti illeciti guadagni e danni per la concorrenza. Per ben centocinque di tali revisioni sono stati acclarati fatti penalmente rilevanti (di falso ideologico, appunto). Le officine del FISCONE, tempo addietro, erano salite alla ribalta della cronaca televisiva e in particolare della trasmissione “Striscia la Notizia”. All’esito delle investigazioni, sono state iscritte nel registro degl” indagati complessivamente settantadue persone. S. Maria Capua Vetere, 5 maggio 2015