CALVI RISORTA: dentro la discarica rifiuti con le scritte: “politilene/riblene”,”pliolite- Good Year chemical division”, “Basf” “Eltex”, “Pozzi Vernici”

RIFIUTI: ANCORA SCAVI NELLA MAXI DISCARICA DI CALVI. AL VAGLIO TUTTI I MATERIALI RINVENUTI NEL SOTTOSUOLO DELLA DISCARICA PIÙ GRANDE D’EUROPA

Ufficiali di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato del Comando diCalvi Risorta stanno eseguendo, in questi giorni, su delega della Procura dellaRepubblica di S. Maria Capua Vetere, numerose operazioni di scavo presso l’areadenominata “ex Pozzi Ginori” situatatra i comuni di Calvi Risorta e Sparanise.Talearea, nel corso degli anni frazionata e ceduta a varie società ed enti, versain una condizione di profondo degrado e abbandono, in quanto utilizzata perattività di gestione illecita di rifiuti da parte delle diverse ditte e societàche ivi hanno operato nel corso degli anni, a partire dagli anni ’70. Alfine di accertare gli effetti di tale situazione sulle matrici ambientali e,quindi, l’eventuale sussistenza di disastro ambientale, in data 9settembre, 1° ottobre 2014 e 17 febbraio 2015, sono stati emessi dalla Procuradella Repubblica tre decreti di ispezione dei luoghi.Previaricerca di potenziali sostanze radioattive o di altre sostanze chimiche dannoseall’ambiente e all’uomo (grazie a strumentazione tecnica diradiometro/spettrometro e rilevatore chimico in dotazione ai Vigili del Fuocodi Caserta) e previo campionamento del top soil (finalizzato averifìcarne la contaminazione da amianto o da diossine ecc.) effettuatodall’A.R.P.A.C. di Caserta, il personale del Corpo forestale dello Stato haproceduto alle cosiddette attivitàtecniche indirette, svolteattraverso il geomagnetometro. Grazie a tali attività, sono stati individuatinell’area oggetto di accertamento dei punti che presentavano picchi magneticifuori norma, indizio della possibile presenza – in corrispondenza – di rifiutimetallici. La Procura aveva iscritto il relativo procedimento penale in data 20maggio 2014 e, a seguito di prime verifiche, aveva emesso decreti di ispezionedell’area interessata, come innanzi detto, il 9 settembre, il 1° ottobre 2014 eil 17 febbraio 2015. Idecreti sono stati eseguiti dal personale della Forestale, delegato per leindagini, soltanto nel giugno diquest’anno. Gli scavi veri e propri hanno avuto inizio in data 11/6/2015,preceduti da attività di “pulizia” del suolo da rovi e sterpi. Nelcorso dei preliminari accertamenti, sono stati rinvenuti rifiuti industriali equalche fusto contenente presumibilmente solventi. Dagliscavi veri e propri, eseguiti con l’aiuto anche del 21^ Reggimento delGenio guastatori di Caserta sono emersi, invece, i seguenti rifiuti(stratificati ed intervallati a terreno vegetale): imballaggi in carta ecartone, plastica, pannelli e scarti di rivestimenti in formica, film, metalli,bottiglie di vetro, scarti della lavorazione della ceramica (sanitari), vernicie smalti, tubazioni in PVC e residui del trattamento superficiale dellaplastica, polimeri ed altri materiali in corso di classificazione. Indata 15 giugno 2015, nel corso di ulteriori scavi, sono stati evidenziati atririfiuti, tra i quali dei sacchi riportanti le seguenti scritte: “politilene/riblene”,”pliolite- Good Year chemical division”, “Basf”  “Eltex”. Rinvenuti anche 4 fusti di cui unoriportante la scritta “Pozzi Vernici”. La polizia giudiziaria ha proceduto alsequestro probatorio dei rifiuti sopra specificati. Il materiale rinvenuto è infase di campionamento da parte dell’ARPAC di Casetta. Solo dopo l’esito delle analisi dei campioni prelevati si potrà valutarel’effettiva natura dei suddettirifiuti e, quindi, l’eventuale potenzialità dannosa degli stessi per le matriciambientali. Taleprecisazione appare opportuna per evitare nella popolazione inutili allarmismi,allo stato non supportati da dati scientifici concreti .

Redazione

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