Il rosso Doc da bere fresco in estate. Il Sanserino della Tenuta Cavalier Pepe, pensando alla Francia

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Il piacere di sorseggiare un vino di qualità fresco, d’estate, non è più solo riservato agli amanti del bianco o del rosé. Nasce in Campania il Sanserino, un rosso doc morbido da poter gustare d’estate a 10-12 gradi, anche in abbinamento con pesce, carni bianche, insalate, antipasti.


L’idea del Sanserino è di Milena Pepe, titolare dell’azienda vitivinicola Tenuta Cavalier Pepe di Sant’Angelo all’Esca (Avellino), imprenditrice di successo che in poco più di un decennio ha imposto l’azienda di famiglia, fondata dal padre Angelo, all’attenzione dei mercati nazionale ed internazionale del settore enologico di alta qualità. Milena studia in Francia, tra Provenza e Borgogna approfondisce la formazione e l’esperienza in campo enologico, prima di rientrare nell’azienda irpina. E la creazione del Sanserino affonda le radici proprio negli anni trascorsi oltralpe. “A Parigi – racconta Milena Pepe all’ANSA – il vino rosso leggero servito d’estate a bassa temperatura è il Sancerre Rosso. Da qui il nome Sanserino per richiamare il piccolo Sancerre italiano, anche se le uve non sono Pinot noir ma Aglianico e Sangiovese. Altra ragione della scelta del nome è per onorare un nostro paese irpino: Serino”.
Insomma, un vino fortemente radicato nel territorio campano ma con la ‘testa’ tra la storia e l’esperienza dei vini francesi. “Volevo creare un rosso che potesse essere servito a bassa temperatura, perché alla Tenuta vedevo molti clienti mettere, in estate, il vino rosso nel ghiaccio. Naturalmente – sottolinea Milena – è un peccato mettere un vino di bella struttura a bassa temperatura. Il freddo tende a rendere i tannini spigolosi, perciò è nata la scelta enologica del Sanserino: fare una pre-macerazione a freddo delle belle uve mature per estrarre gli aromi e il colore, e successivamente una fermentazione con una leggera estrazione delle bucce per non avere troppa struttura. Il vino poi fermenta e si affina solo in acciaio. Nasce così un vino rosso morbido e aromatico di qualità, che piace in questi momenti estivi”.
Presidente dal 2013 del “Consorzio di Tutela dei vini d’Irpinia”, che racchiude le quattro denominazioni irpine, Milena Pepe persegue il suo impegno di divulgazione, promozione e comunicazione del territorio a livello internazionale, mantenendo personalmente i contatti esteri. “Sto lavorando per aumentare la visibilità della Tenuta a livello mediatico, investendo risorse nel digitale, aumentare le vendite all’estero e conquistare i mercati emergenti, come Russia, Brasile, India e Sud Africa. Voglio concentrarmi anche sulla vigna, sulle produzione parcellari, sulla selezione massale dei vitigni autoctoni, all’interno della Tenuta e sulla ‘biodinamica’ nell’obiettivo di fare risaltare ancora di più il potenziale e la tipicità del vino proveniente da ogni particella”.
Oggi la Tenuta Cavalier Pepe produce 250mila bottiglie di vino, vendute in diversi mercati in Europa (Danimarca, Norvegia, Olanda, Germania, Francia, Belgio), in Asia (Cina, Giappone), negli Stati Uniti e in Canada. La superficie vitata attuale è di 50 ettari, la produzione è passata dalle 5 etichette della prima vendemmia alle 14 di oggi, cui si aggiunge un olio Dop.
L’azienda conta oggi più di 30 dipendenti, offre anche un ristorante (La Collina) e una struttura ricettiva dove poter alloggiare usufruendo delle iniziative promosse dalla Tenuta – a seconda della stagione – alla scoperta del territorio, delle vigne, della vendemmia e della vinificazione. (ANSA).(di Mariano del Preite)

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