Mirabella Eclano (AV). “La Campania dei Vini”, il Grand Tour fa tappa al Parco Archeologico di Aeclanum

parco Archeologico AeclanumDomenica 21 giugno continua il Grand Tour, tra i filari dei vigneti e gli intesi profumi delle terre campane, per la sezione “La Campania dei Vini” di Campania/Artecard promosso da Scabec.

In programma la visita guidata “Da Mirabella Eclano a Taurasi: storia, archeologia e vini D.O.C.G. della Valle del Calore” una tappa in uno dei siti archeologici più antichi e interessanti della nostra regione. Il centro dell’antica Aeclanum fu fondato dalla tribù sannita degli Irpini nel III sec a.C. e gli scavi hanno portato alla luce interessanti resti dell’età imperiale.

Alcuni studi inoltre hanno dimostrato come fosse un centro di rilievo sin dall’antichità, probabilmente uno dei principali luoghi di aggregazione sociale dai tempi del neolitico. Posta su di un pianoro di forma triangolare, l’antica città era accessibile solo dalla via Appia, che attraversava l’abitato da ovest a est. Fu saccheggiata da Silla nell’89 a.C. e divenne subito dopo un municipium romano con diritto di voto. Nel 120 d.C., sotto l’imperatore Adriano, assunse lo stato di colonia: Aelia Augusta Aeclanum. Notevoli sono i resti della città romana: le terme pubbliche, situate su una piccola altura, la piazza del mercato coperto (macellum), alcune abitazioni e botteghe. Sono visibili anche i resti delle mura, alte circa 10 metri con almeno tre porte e torri di diversa grandezza. Rilevante è anche una Basilica Paleocristiana con fonte battesimale di età Imperiale, i cui resti risalgono all’epoca dell’imperatore Giustiniano. Le Terme sono il monumento di maggior rilevo degli scavi: la tecnica di costruzione è in opus mixtum e sono rintracciabili gli ambienti del tepidarium, del calidarium e del frigidarium. Nell’area delle Terme fu rinvenuta una pregiata statua marmorea raffigurante Niobide ed oggi collocata in una sala del Museo Irpino di Avellino, ove sono esposti numerosi reperti provenienti da Aeclanum.

Oltre il Parco Archeologico sarà possibile visitare anche il Museo del Carro, un’e sposizione di alcune parti originali dei sette registri che compongono il Carro, l’ obelisco alto 25 metri rivestito di pannelli in paglia intrecciata come l’architettura di una guglia. Ogni anno il sabato che precede la terza domenica di settembre, giorno dedicato alla Madonna Addolorata, il Carro è condotto in processione per le vie della città. Da diversi secoli, la struttura dell’obelisco è realizzata dagli abili artigiani di Mirabella Eclano.

Dopo le visite guidate ci si sposta a Taurasi per la visita in cantina e la degustazione del vino rosso Taurasi D.O.C.G. e dei bianchi Fiano di Avellino D.O.C.G, dal gusto pieno e persistente e Greco di Tufo D.O.C.G., armonico e dal colore giallo brillante. Tutti gli appuntamenti de “La Campania dei Vini” sono realizzati in collaborazione con Fondazione Italiana per gli Studi del Vino dell’Università di Napoli Federico II. Il tour parte da Napoli con bus dedicato alle 9.00.

Agli appuntamenti del Grand Tour si partecipa con la Grand Tour Card, acquistabile online su www.campaniartecard.it oppure nei principali musei e nei siti che ospitano gli eventi. Le Card (una per ogni tema: Musica, Sapori, Vini, Notte e Artigianato) hanno il costo di 12 €, comprensivo della visita guidata, degustazione o concerto a seconda della card scelta. Prenotazione obbligatoria, per informazioni: numero verde 800 600 601, per cellulari o dall’estero + 39 0639967650.

Redazione

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