(VIDEO) Caserta. Pizzo ad esercizi commerciali, disarticolata fazione Schiavone

carabinieri_112_genericoDalle prime ore di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, stanno conducendo un’operazione volta all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 10 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni, detenzioni e porto di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli — Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Stazione di Grazzanise hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di 10 indagati, gravemente indiziati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.) estorsione (art. 629 c.p.) reati in materia di detenzione e porto di armi comuni da sparo (art 10-12-14 l 494/74), nonché reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (art 73 DPR 309/90).

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L’indagine, condotta dal novembre 2013 ad oggi, attraverso attività tecniche, dinamiche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia nonché escussione di persone offese, come ritenuto dal GIP nell’ordinanza di custodia cautelare, ha consentito di:

– approfondire un’attività investigativa già avviata dai CC della Stazione di Grazzanise e tradottagi nell”Ordnanza n. 126/14 emessa dal GIP del Tribunale di Napoli 1′ 11/3/2014, a seguito di 6 fermi del PM tra i quali alcuni degli odierni arrestati come DEL VILLANO Romolo, DEL VILLANO Giuseppe, SCHIAVONE Omar, BIONDINO Raffaele detto Lello, ai quali erano contestatia vario titolo associazione mafiosa, estorsioni, detenzione illegale di armi ed altri gravi delitti;

– contestare agli indagati 11 episodi estorsivi, attuati attraverso l’imposizione, per lo più in prossimità delle festività, di materiale pubblicitario a taluni esercizi commerciali della zona di Grazzanise e comuni limitrofi. In particolare, il compito di BIONDINO Raffaele era quello di convogliare alla sua agenzia pubblicitaria ADV Services sita in San Marcellino gli ordinativi di materiale pubblicitario estorto dagli altri coindagati, procurarsi il materiale da terzi e riconsegnarlo per la distribuzione ai commercianti. Il meccanismo estorsivo veniva coordinato dal detenuto DEL VILLANO Romolo, il quale, dal carcere/impartiva ordini al figlio Giuseppe sulle attività economiche da sottoporre ad estorsione;

– accertare che gli indagati attuavano il citato meccanismo estorsivo dell’imposizione della pubblicità secondo schema già accertato in occasione dell’ordinanza di custodia cautelare a carico di SCHIAVONE Emanuele Libero + 14 avente n. 46181/2009 R.G.N.R. emessa il 26/04/2012 dal GIP di Napoli, nonché di sentenza di condanna. In quella sede, veniva riconosciuto a SCHIAVONE Emanuele Libero, figlio del capo SCHIAVONE Francesco inteso Sandokan, coadiuvato da numerosi altri soggetti, il ruolo di impositore nei confronti degli imprenditori commerciali del Comune di Casal di principe e zone limitrofe della conclusione di contratti relativi all’acquisto di gadget pubblicitari; – individuare e sequestrare presso l’agenzia pubblicitaria ADV Services di BIONDINO Raffaele alcune liste manoscritte riportanti i nomi di circa 300 commercianti nonché un quaderno. Attraverso tali scritti si è ricostruito l’elenco dell’attività estorsiva d’imposizione pubblicitaria svolta dal clan dei casalesi, fazione Schiavone;

– identificare i soggetti emergenti in seno al clan, operativi sul territorio ed i loro contatti con quelli reclusi in case circondariali, nonché la pericolosità degli stessi, autori di numerose estorsioni e di una rapina commessa con armi, il giorno di Capodanno 2014, in danno del “Bar Cristal” di Casal di Principe (CE).

L’attività ha visto anche il fondamentale apporto delle dichiarazioni rese da numerose persone offese, che hanno aiutato a ricostruire compiutamente gli episodi estorsivi.

Secondo il provvedimento cautelare , il gruppo aveva la disponibilità di armi, pistole e fucili, che gli stessi si procuravano ed impiegavano nell’attività estorsiva nonché, al fine di sottolineare la propria caratura criminale.

I 10 provvedimenti restrittivi eseguiti consistono in 7 custodie cautelari in carcere e 3 agli arresti domiciliari.

 

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Redazione

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