Aversa. Una dolce serata con le musiche de “La Prima Vera Band e Vito Russo”

20150628_222832La nostalgia dei tempi passati riecheggia nell’arte e permane stigmatizzata dinnanzi a note musicali strabilianti perché sonorizzate da mani d’oro e da vocalizzi di maturata fattura.

Nella vita tutto ha una fine e tre componenti irrompono nell’eternità: il sentimento, la passione e la professionalità. La serata confluente a lungo raggio nelle iniziative municipali di ‘Maggio, mese della solidarietà’, si è contraddistinta per questi tre punti salienti. Una ‘grande’ donna è voluta rimanere un po’ all’oscuro, non palesando il suo nome sul manifesto, ma esibendosi alla grande con una performance al pianoforte di gran lena: Gianna Dicorato.

Una messa alla prova di notevole impavidità: da circa un anno non si esibiva in pubblico e la sua fuoriuscita ha ridestato gli animi che erano soliti ascoltarla ogniqualvolta gli eventi lo richiedessero. Lei, proprio lei, ha insistito affinché il rinomato Vito Russo, un po’ provato ma pronto alla rinascita, primeggiasse in prima fila, fungendo da ‘director’ dei suoi ‘pupilli-allievi’ nei tempi che furono.  Commovente la lunga schiera di genitori che contornavano il Russo a tappe, vuoi per il talento artistico che ha conferito permanentemente a molti giovani, vuoi per la straordinaria umanità  che ha rivolto soprattutto ai ragazzi con  problematiche di tipo socio-ambientale. Un fulcro su cui riversare le speranze di genitori, probabilmente indaffarati o inadatti a svolgere il loro compito. Lui, invece, sempre lì, con una missione laica da sostenere.

Tra i maggiori e prioritari sostenitori dell’evento il sindaco Giuseppe Sagliocco, sempre piuttosto forte nonostante le asperità della vita, soddisfatto e conscio dei valori circostanti, incline al potenziamento delle risorse per un rinascere sempre più salubre nel cuore aversano. A presenziare alcune presidi tra cui la direttrice Filomena di Grazia del Conti e le presidenti delle diverse associazioni aversane.

Gli attori in questione della ‘Primaverea-band’ sono stati apprezzati per il loro concreto e accurato modo di coinvolgere l’utenza di diversa età.  Tra i su citati ricordiamo Fabiola D’Aniello (voce), Salvatore Pomponio (voce), Generoso Pagliuca (voce/piano), Fulvio Napoli (chitarra), Daniele de Iulio (batteria), Marco Ciuffo (percussioni), Enrico Scarpa (sax), Michele Mauriello (basso). Essi si sono rifatti alle vecchie musiche di Pino Daniele, al carissimo Lucio Dalla, a schiaccianti melodie di Sting, fino a ricordare una canzone di Bianca D’Aponte, figlia di Gaetano D’Aponte, artista di gran talento, nata sotto l’effige del Russo e della Dicorato e con ingegno incommensurabile. La giovane e improvvisa dipartita della ragazza ha trafitto i cuori di molti ma proprio attraverso la magia della musica, Bianca rinasce di continuo e l’Associazione creata dai suoi genitori conferisce giusta attribuzione al suo genio.

Tutte le persone citate hanno varcato la soglia della Scuola Media Parente, oggi diretta dalla preside Enrichetta Ferrara, una scuola che è sempre stata il bacino di un’utenza difficile ma che ha sempre contenuto docenti dalla spiccata sensibilità e competenza, oltre che da estro impareggiabile. Essere giornalisti a volte comporta riuscire a carpire sottigliezze nell’incessante fluire degli eventi. Tra i piacevoli rumors finali della serata, Vito Russo, reduce da due mesi in ospedale, ha voluto elogiare il reparto di emodinamica interventistica dell’Ospedale ‘Moscati’ di Aversa: “Un grazie particolare a Gennaro de Marco, responsabile e specialista in cardiologia e malattia dei vasi, insieme a tutta l’equipe infermieristica. Sono stati degli angeli. Senza il loro tempestivo intervento ora non sarei qui insieme a voi!!”.

Reparto di emodinamica ampiamente caldeggiato anche dal primo cittadino. Un medico, una fascia tricolore, un artista-professore uniti da una univocità d’intenti proiettati sull’altro, in senso assoluto. Una serata magica, potremmo osare, dove lo stesso pubblico si è ritirato, nostalgico e desideroso che si potesse ripetere una serata di tal tipo. E poi, una maggioranza quasi al completo ha accompagnato il primo cittadino, una circostanza che da tempo non si verificava: Ninì Migliaccio, Lino Fierro, Stefano Di Grazia, Salvatore Della Vecchia, Rosario Capasso, Giuliana Andreozzi.

Il tutto, poi, non si sarebbe potuto avverare senza l’infinita disponibilità di Don Carlo Villano della Chiesa della Madonna di Casaluce. Un padre sempre attento e disponibile che è fiero di rappresentare un luogo dal passato rinomato che ha contenuto, ahinoi, il castello angioino in cui la uxoricida regina Giovanna fece impiccare suo marito. Ed un luogo che è stato anche sede del Convento dei Celestini. Un concerto tenutosi fuori ad un sagrato che permette il riflusso di gran parte di gente proveniente da via Roma. Arte, storia, piacevole intrattenimento, vita sana. Chicche salienti per poter vivere meglio.

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Redazione

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