Campania. Sanità, interrogazione Langella (Ncd) e D’Anna (Gal) a Lorenzin: “Istituire Commissione Inchiesta per Asl Napoli 3 Sud”

(Foto: ANSA/ELISABETTA BARACCHI)
(Foto: ANSA/ELISABETTA BARACCHI)

Un’interrogazione urgente al Ministero della Salute per chiedere l’invio di una Commissione d’Inchiesta all’Asl Napoli 3 Sud. A presentarla, il senatore Pietro Langella (primo firmatario dell’atto), coordinatore provinciale dell’Ncd a Napoli e il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal. 

Da tempo – è scritto nell’interrogazione – i dipendenti dell’Asl Na 3 denunciano il perpetrarsi di una gestione caotica da parte del commissario straordinario, dott. Salvatore Panaro di cui, a giugno, le sigle sindacali hanno chiesto (con una lettera-denuncia inviata al neo governatore De Luca, al prefetto di Napoli ed al sub commissario Morlacco) l’immediata rimozione. I risultati negativi di tale gestione a cui si aggiunge anche lo sforamento dei fondi segnalati dalla Corte dei Conti, non sembrano tangere minimamente Panaro, il quale fugge da qualsiasi forma di confronto”.

Io stesso – precisa Langella – ho chiesto, a più riprese, un incontro con il commissario, ma tutti gli appelli sono caduti nel vuoto. Eppure l’incontro verteva sulle sorti dell’ospedale civile di Boscotrecase dove ho potuto riscontrare una situazione oggettivamente drammatica. In questo periodo feriale, infatti, il personale del nosocomio vesuviano è costretto a lavorare sottorganico a costo di innumerevoli sacrifici per garantire i servizi all’utenza; nel frattempo la Tac ha già chiuso i battenti ed altri reparti si accingono ad emularne la sorte per mancanza di personale; tutto ciò mentre la direzione approva il distacco di alcuni infermieri per compiti di natura amministrativa”.

Per Langella e D’Anna: “E’ giunto il momento di dire basta. La sanità non è il regno della partitocrazia, ma un’occasione per premiare le eccellenze e salvaguardare il diritto alla salute del cittadino. Pertanto si chiede di sapere se il  Ministro non ritenga opportuno costituire una Commissione d’Inchiesta che valuti attentamente l’operato della gestione commissariale per permettere All’Asl Na3 di ripristinare il prima possibile una gestione improntata all’efficienza e alla tutela dei livelli essenziali delle prestazioni fornite ai cittadini”.

Interrogazione a risposta orale con carattere d’urgenza

Al Ministro della Salute

Premesso che:
Il quadro di crisi generale che attanaglia buona parte delle aziende italiane non ha risparmiato l’Asl Napoli 3 Sud, la prima azienda sanitaria d’Italia per numero di assistiti. Da tempo i dipendenti dell’azienda denunciano il perpetrarsi di una gestione caotica della sanità da parte del commissario straordinario, dott. Panaro, che si riversa non solo sui lavoratori ma soprattutto sui servizi resi agli assistiti;
nello scorso mese di giugno le sigle sindacali hanno inviato l’ennesima missiva di denuncia al neo Presidente della Regione Campania De Luca, al prefetto di Napoli, al sub commissario della sanità campana dott. Morlacco per chiedere l’immediata rimozione del commissario straordinario, dott. Panaro, con l’istituzione urgente di nuovi organismi dirigenti dell’Asl che vedano pertanto un nuovo direttore generale corredato da uno staff a pieno mandato;
negli anni è emersa da parte del commissario straordinario la mancanza di una politica sanitaria appropriata e caratterizzata da una programmazione seria, il che sta ridimensionando già i carenti livelli di assistenza sanitaria che non corrispondono minimamente ai bisogni dei cittadini;
i risultati negativi della gestione Panaro non sembrano tangere minimamente lo stesso commissario straordinario, il quale fugge da qualsiasi forma di confronto sia sui problemi dell’assistenza sia sui problemi degli operatori di tutto il territorio. Ai risultati negativi si aggiunge lo sforamento di alcuni fondi segnalati dalla Corte dei Conti che il commissario sembra voglia far ricadere a pioggia sul comparto di quest’anno;
sembra, inoltre, che la situazione di grave crisi nella gestione dell’azienda ospedaliera possa mettere a rischio per il periodo estivo i livelli di assistenza, in quanto non sussiste un piano operativo di riorganizzazione complessiva del personale, soprattutto di quello incardinato in posizioni anomale, oltre che di una serie di istituti contrattuali completamente disattesi e contenuti nel Contratto Integrativo aziendale;
sotto l’attuale gestione commissariale, ai dipendenti non viene garantito neanche il “dovuto” che comprende tutto ciò che concerne l’incentivazione a partire dal 2012, gli straordinari, i buoni pasto, la regolamentazione delle pronte disponibilità, la gestione delle presenze, il ripristino della gestione funzionale del 118 e delle ambulanze e la riduzione dei passivi;
le situazioni paradossali descritte hanno raggiunto livelli non più accettabili che hanno portato alla lesione dei diritti dell’utenza, all’aumento dei costi di gestione, alla demotivazione del personale e all’aumento delle logiche clientelari.
Considerato che:
lo stesso interrogante a più riprese ha chiesto un incontro al dott. Salvatore Panaro, ma tutti i tentativi e gli appelli sono caduti nel vuoto: sintomo di un disinteresse assoluto da parte del commissario straordinario, in quanto l’incontro era mirato a discutere delle sorti dell’ospedale civile di Boscotrecase;
nei giorni scorsi, lo stesso interrogante ha incontrato le rappresentanze sindacali del plesso ospedaliero Sant’Anna e Santa Maria della Neve. La situazione riscontrata è oggettivamente drammatica: in questo periodo feriale, il personale è costretto a lavorare sottorganico a costo di innumerevoli sacrifici per garantire i servizi all’utenza, nonostante il direttore sanitario, dott. Nicola Vitiello, avesse assicurato un’immediata soluzione dello stato di emergenza;
nel frattempo, senza l’individuazione di una soluzione precisa, la Tac ha già chiuso i battenti ed altri reparti si accingono ad emularne la sorte per mancanza di personale; tutto ciò avviene mentre la direzione approva il distacco di alcuni infermieri per compiti di natura amministrativa;
la gestione delle strutture dell’azienda sanitaria è inoltre lasciata al caso e all’improvvisazione, causando lungaggini e sprechi evitabili. Ad esempio, se qualcuno resta sfortunatamente coinvolto in un incidente nella città di Torre del Greco, si sottopone alla Tac presso l’ospedale locale, salvo poi trasferirsi presso il nosocomio di Boscotrecase, dove ci sono tutti i reparti (Ortopedia compresa), per essere sottoposto ad una immobilizzazione in gesso, ed infine ritornare all’ospedale originario. Una lungaggine ai limiti del grottesco che rischia quasi di scatenare una sorta di guerra tra poveri tra due nosocomi che, in un’area di quasi mezzo milione di abitanti, potrebbero tranquillamente coesistere;
un’altra stortura del sistema è rappresentata dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Boscotrecase che non ha un primario. Eppure risulta che in organico ci sia più di un dottore dotato di quel titolo che, pur non esercitando tali funzioni, usufruisce però dei benefici che tale identità amministrativa comporta;
la reiterata mancanza di dati riguardanti la spesa relativa alle prestazioni diagnostiche erogate da alcuni centri ben oltre i limiti imposti dalla normativa regionale a scapito di tutte le strutture che operano nel rispetto di tali limiti; i ritardi contabili che impediscono la chiusura di bilanci e l’adozione dei conseguenti provvedimenti di liquidazione alle strutture stesse; l’esercizio di attivare procedure ingiuntive senza titoli esecutivi; le disarmonie tra i diversi distretti sanitari; la mancata rendicontazione ed il rispetto dei tetti di spesa per le prestazioni di fisioterapia e riabilitazione sono solo alcuni aspetti del caos gestionale in cui versa l’Asl Napoli 3 Sud;
è giunto il momento di dire basta a questi disservizi e logiche gestionali asservite al clientelismo. La sanità non è il regno della partitocrazia, ma un’occasione per premiare le eccellenze e salvaguardare il diritto alla salute del cittadino.

Pertanto si chiede di sapere:
se il Ministro sia a conoscenza della grave situazione in cui versa l’Asl Napoli 3 Sud e se non ritenga opportuno costituire una commissione d’inchiesta che valuti attentamente l’operato della gestione commissariale per permettere all’intera azienda, attraverso opportuni provvedimenti, di ripristinare il prima possibile una gestione improntata all’efficienza e alla tutela dei livelli essenziali delle prestazioni fornite ai cittadini.

Sen. Langella
Sen. D’Anna

Redazione

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