Napoli. Caldo al Vomero, miasmi nauseabondi in piazza Vanvitelli

Piazza Vanvitelli caditoiaDa alcuni giorni chi si trova a passare per piazza Vanvitelli al Vomero, all’altezza del civico 5, viene investito da un tanfo nauseabondo che lo induce ad allontanarsi in tutta fretta”. A segnalare ancora  una volta il problema che riguarda la piazza simbolo del quartiere collinare del capoluogo partenopeo è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.

I miasmi provengono, in particolare, da alcuni tombini a griglia posti dinanzi al fabbricato. Il tanfo è insopportabile ed aumenta nelle ore nelle quali la zona è esposta ai raggi solari. Osservando attraverso le grate – prosegue Capodanno – si nota uno strato di rifiuti accumulatisi nel tempo. Ma le ragioni dei tanfo che poi si diffonde nella piazza sovrastante sono tutte da accertare. Si potrebbe ipotizzare che sia determinato dalla putrefazione di materiale organico ma potrebbe anche essere generato anche da una reazione chimica favorita dalla temperatura”.

Qualunque sia la genesi del lezzo ammorbante – stigmatizza Capodanno – il fatto inaccettabile è che questa situazione si è ripresentata già da alcuni giorni e che, nonostante le segnalazioni, non risulta che si sia ancora provveduto ai necessari interventi per accertarne l’origine e, principalmente, rimuoverne tempestivamente le cause”.

Propongo di attuare anche a Napoli un progetto analogo a quello denominato ‘Libera il tombino’, varato tempo addietro nella Capitale – afferma Capodanno –, con un piano straordinario per la pulizia delle opere connesse alla rete di smaltimento delle acque piovane che coinvolga anche i cittadini, i quali potranno comunicare i problemi riscontrati sulle caditoie ad un apposito numero verde oppure inviando una mail, indicando luogo e tipo di ostruzione della caditoia (foglie, rifiuti, terra, ecc.)”.

Capodanno, sia per eliminare gli inconvenienti durante i periodi estivi, come quelli che in questi giorni si stano verificando in piazza Vanvitelli, ma anche per le conseguenze generate dall’ostruzione di caditoie e tombini durante le copiose piogge autunnali ed invernali, con strade che si trasformano sovente in letti di fiumi o torrenti, invita dunque l’amministrazione comunale a mettere in atto, in tempi brevi, un progetto analogo a quello varato al riguardo tempo addietro a Roma.

Redazione

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