Napoli. D’Amelio: “Devolverò in beneficenza i fondi di rappresentanza della presidenza del Consiglio regionale”

“Vanno scritte regole chiare, alcuni problemi giudiziari si sono verificati proprio perché non c’erano norme chiare e non devono esserci equivoci ma rigore e serietà. Ho chiamato i funzionari e ho detto: le spese di rappresentanza del presidente del Consiglio regionale voglio devolverle in beneficenza. Se devo offrire un pranzo siccome il mio stipendio è più che dignitoso posso offrirlo io senza ricorrere ai fondi della presidenza“. Così il presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio ai microfoni di “Carte&Cartuscelle” su Radio Club 91, programma di approfondimento politico con Ciro Montella, Gerardo Ausiello e Rosario Verde.

Ospite il giornalista del Mattino, Paolo Russo. D’Amelio conferma che “il Consiglio si riunirà presto per discutere una variazione di bilancio che consenta di stabilizzare i precari, come annunciato dal governatore De Luca, e di ricostituire il fondo per i disabili che era stato azzerato. Il Consiglio si riunirà al massimo entro giovedì prossimo. I grillini? Avevano controllato bene perché io sono stata assolta in appello da una condanna per abuso d’ufficio che risale a quando ero sindaco, peraltro un atto procedurale firmato da me invece che dall’ufficio tecnico ma su cui poi avevo ritirato la firma“.

Il presidente del Consiglio regionale annuncia “la modifica dello statuto, a settembre, perché una forza politica come il Movimento 5 Stelle ha tutto il diritto di essere rappresentata nell’ufficio di presidenza. Sono tutti d’accordo, dal centrodestra al Pd. Il Consiglio non chiuderà tutto il mese di agosto, sicuramente la prima decade lavoreremo, io chiederò ai capogruppo che il Consiglio resti chiuso solo per due settimane. Idv? Va recuperato immediatamente il rapporto con Moxedano (leggi qui) ma il mio è un consiglio perché questa è competenza dei gruppi politici“.

Venanzio Carpentieri, segretario metropolitano del Pd, conferma l’asse tra Pd e area centrista: “Stiamo lavorando bene insieme nella Città metropolitana. De Magistris? Siamo stati all’opposizione e quindi non lo sosterremo, per questo stiamo mettendo in campo una proposta alternativa alla città con le forze che si rivedono nel governo nazionale e in quello regionale e con le liste civiche maggiormente responsabili. L’orientamento è quello di non fare le primarie, il candidato sindaco deve aver già ottenuto risultati nel campo imprenditoriale, culturale o professionale. Non credo che possiamo puntare su chi ha già fatto il sindaco di Napoli…“. Anche Marco Mansueto, capogruppo di Ncd-Udc alla Città metropolitana, si dice convinto che “alle Comunali e alla Città metropolitana Area Popolare debba seguire lo schema che c’è a livello nazionale, quindi l’accordo con il Pd“.

Per Gianluca Cantalamessa, coordinatore provinciale di “Noi con Salvini” (leggi qui), “bisogna ripartire dai territori“: “Il nostro sarà un partito che esalta le diversità, perché al Nord serve il Sud più che al Sud il Nord. La Lega ha sbagliato su tante cose ma la parte secessionista oggi non rappresenta neppure il 10 per cento della base. La principale azienda della Campania, il porto di Napoli, è da 30 mesi commissariata e nessuno lo dice. Ciro Pisacani era in piazza Carlo III a lanciare carciofi contro Salvini, poi ha capito il senso del progetto politico e ora lo sostiene. Alle Comunali a Napoli saremo presenti con una nostra lista che si chiamerà Noi con Salvini e saremo pronti ad alleanze ma non con chi ha contribuito al decadimento della città. Caldoro candidato? Non valutiamo i nomi, chiunque sia una persona perbene che sposi il nostro programma va bene. Certo, lui ha grandi responsabilità sulla spesa dei fondi europei. Lettieri? Ha lavorato benissimo ma, ribadisco, non è una questione di nomi“.