Sessa Aurunca. Incendio Cleprin, Confcooperative Campania: “Chi agisce nella legalità, non deve essere lasciato solo”
Un incendio, quasi certamente di natura dolosa, ha distrutto la Cleprin, azienda del casertano vicina alla cooperazione sociale e attenta all’ambiente. Confcooperative Campania chiede chiarezza e denuncia la solitudine di chi agisce per la legalità.
“L’incendio della Cleprin, di cui si sospetta la natura dolosa, è un atto vile. Si colpisce ancora una volta al cuore un presidio di legalità e di impegno sul territorio. La Cleprin è un’eccellenza, una risorsa per il nostro territorio e non va lasciata sola. Da anni attenta al sociale, collaborava con le nostre cooperative di inserimento lavorativo, dando opportunità concrete alle persone in difficoltà. Chiediamo che vanga fatta chiarezza e che l’impresa non venga lasciata sola. Sarebbe una sconfitta, una perdita troppo grande e incolmabile. La Regione e lo Stato facciano la loro parte, subito”. Così Maria Patrizia Stasi, presidente di Confcooperative Campania, alla notizia che la fabbrica di detersivi Cleprin di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, è stata data alle fiamme.
“Siamo vicini ad Antonio Picascia e i suoi collaboratori. Non crediamo che l’incendio sia stato un incidente. Qualche anno fa Picascia ha denunciato i suoi estorsori, agendo nella legalità. Siamo stufi di sapere che chi agisce nel giusto, in Campania e in particolare in provincia di Caserta o di Napoli, deve patire così tanto. Dobbiamo sostenere un’azienda attenta all’ambiente e che ha sempre scelto di dialogare con le cooperative sociali e le organizzazioni del suo territorio. Un uomo che crede nella rete non va lasciato solo. Noi non lo faremo” osserva Giovanpaolo Gaudino, presidente di Federsolidarietà-Confcooperative Campania.
La Cleprin è molto conosciuta nel casertano, anche per aver prodotto una linea di detersivi ecocompatibili e per il suo impegno per la crescita della comunità dove opera.